L’ARTE MIA MARINARESCA – Garibaldi sul mare, dall’Adriatico all’Oceano, è il titolo del convegno che si è tenuto nell’autorevole cornice della Sala Gamberini della Casa Matha.
Promosso dalla sezione di Ravenna dell’Associazione Nazionale Volontari e Reduci Garibaldini e dalla Società Conservatrice del Capanno Garibaldi, in collaborazione con la Fondazione Ravenna Risorgimento, il convegno – molto partecipato – ha avuto il merito di far conoscere Garibaldi marinaio, aspetto meno noto ma non meno importante dell’Eroe dei Due Mondi.
A parlarci dell’arte marinaresca del più popolare Padre della Patria, è stato il dottor Davide Gnola, direttore del Museo della Marineria di Cesenatico e autore di diverse pubblicazioni sul tema, fra le quali mi piace segnalare Diario di bordo del Capitano Giuseppe Garibaldi, pubblicato da Mursia qualche anno dopo la mostra che il Museo della Marineria di Cesenatico volle dedicare al talento nautico del Nostro con il titolo Garibaldi uomo di mare, che ebbe come esito anche un bel catalogo illustrato.
La conferenza, presieduta da Laura Agrioli, è stata introdotta dall’avvocato Filippo Raffi, vice presidente nazionale dell’ANVRG, che ha rimarcato le imprese sul mare di Giuseppe Garibaldi e come queste siano state fondamentali per la storia patria.
Per Garibaldi, il mare non era semplicemente uno spazio che richiamava la millenaria storia dell’uomo e le sue sfide per la conoscenza, ma era uno spazio che unisce ed è capace di mettere in relazione le sponde di mondi apparentemente lontani.
In questo senso l’Adriatico, l’Atlantico e gli altri oceani divennero per lui simboli di unione, di incontro e di scambio. Attraverso il mare, Garibaldi costruì connessioni non solo fisiche, ma anche ideali, portando avanti il suo sogno di libertà e fratellanza tra i popoli.
Garibaldi, con il suo legame indissolubile con il mare, ci offre una lezione che va oltre la storia e ci invita a riflettere sul valore dell’unione e sulla capacità di affrontare le sfide con coraggio e determinazione.
A pochi giorni dall’inaugurazione del Museo Byron e del Risorgimento, il convegno assume ancor più significato confermando Ravenna come una delle più importanti capitali della storia risorgimentale.
In una società complessa che sembra smarrire il senso di comunità e di identità, è più che mai necessario recuperare i valori che hanno segnato momenti decisivi della nostra storia, in particolare quelli risorgimentali incarnati da Mazzini, Garibaldi e da tutti i protagonisti di quella straordinaria epopea che, oggi più che mai, sono un faro per orientare le nostre scelte
Sono convegni come quello della Casa Matha che ci permettono di ritrovare il filo di una storia comune e, dunque, occasioni preziose per riflettere sui valori che ci uniscono come cittadini, come italiani e come europei.