Non si può stare zitti dopo aver letto quanto dichiarato dal padre di Ibrahima Diop, ragazzo di 22 anni che ha scagliato una bottiglia contro la tomba di Dante.
Ogni padre ed ogni madre protegge la propria prole e per i genitori il figlio non è mai cattivo nemmeno quando ruba, taccheggia, picchia, danneggia o ha comportamenti violenti.
Ibrahima Diop, da quello che si è potuto apprendere, è un ragazzo senegalese al quale è stato rifiutato il rinnovo del permesso di soggiorno, ergo un irregolare secondo la nostra normativa, un ventiduenne che ha già commesso altri reati in passato, un ragazzo con una pessima condotta nei confronti della società italiana, che l’ha accolto, posto che è stato già assistito dagli assistenti sociali per la rieducazione ed il reinserimento.
Evidentemente, nonostante, le occasioni già avute per potersi inserire nel nostro contesto sociale-culturale, abbracciare i nostri valori, Ibrahima Diop è refrattario, manifestando una rabbia incontrollata che oggi è scagliare una bottiglia contro un monumento, un domani potrebbe prendersela con una persona.
Noi della Lega, siamo assolutamente convinti, che la decisione di espulsione da parte della Prefettura sia stata ben ponderata e valutata tenendo conto l’antisocialità del ragazzo, peraltro privo del permesso di soggiorno.
Di conseguenza, se qualcuno non è in linea con i nostri valori, non si inserisce nel nostro contesto sociale e culturale è, per il bene di tutti i cittadini, che non sia parte della comunità italiana. Ibrahima Diop, grazie all’espulsione, sarà libero di sfogare tutta la sua rabbia lanciando bottiglie, sassi, o assumere condotte antisociali e di pericolo per l’ordine pubblico ma in Senegal.