“Il sindaco Michele De Pascale deve incominciare seriamente a occuparsi di Ravenna e dei ravennati. Troppi impegni istituzionali fuori città, troppi incarichi, troppa attenzione rivolta a cause ideologiche, strumentalmente rivolte contro il Governo, non gli consentono di puntare tutta l’attenzione necessaria ai grandi problemi di Ravenna. E lo si vede anche dalle continue, pesanti assenze del sindaco in Consiglio comunale, il luogo istituzionalmente deputato al confronto e alle decisioni per la città e i cittadini. De Pascale appare e scompare, ma ovviamente l’escamotage di farsi sempre sostituire da altri non regge più”.
Lo afferma Samantha Gardin, consigliera comunale e segretario della Lega ravennate.
“L’ultimo fronte di interesse del sindaco è l’appello per Mediterranea, propugnato dall’ennesimo comitato autoreferenziale impegnato a favorire l’immigrazione irregolare.
Abbiamo letto chi sono i soggetti promotori di questa fantasmatica Mediterranea e non ci sono quindi dubbi sulla sua connotazione ideologica e sul suo atteggiamento pregiudiziale in materia di immigrazione irregolare. Da meravigliarsi, invece, che il Pd, di fronte alla continua perdita di consenso, sia incapace di produrre la benchè minima analisi dei propri errori dal punto di vista politico e amministrativo, soprattutto in materia di immigrazione e di sicurezza. Su certe questioni di vitale importanza Il Pd rimane il grande assente e sostenere iniziative ideologiche ultraminoritarie come Mediterranea la dice lunga sull’incapacità dei dirigenti del partito, come De Pascale, e dell’area pseudo-culturale che ancora gli orbita intorno, di capire la stragrande maggioranza degli italiani e i cambiamenti in atto. Il Pd non ha proposte nè progetti su questi temi, se non quello dell’accoglienza generalizzata che tanti guai ha già prodotto, e si limita a dichiarazioni retoriche e isterismi verbali su principi che nessuno si sogna di trasgredire. Non ha torto, quindi, la stragrande maggioranza degli italiani boccia senza appello la politica del Pd che sembra interessarsi esclusivamente degli immigrati, meglio se irregolari, piuttosto che del paese”.