È stato pubblicato il catalogo “GAeM-Giovani Artisti e Mosaico” che accompagna la mostra-concorso internazionale dedicata ad artisti e artiste under 35 che è visitabile fino al 14 gennaio 2024, con ingresso gratuito, nella Manica Lunga della Biblioteca Classense di Ravenna.
Il catalogo, edito da Alfio Longo Editore e prodotto da Mar e Comune di Ravenna, è reperibile nel book shop del Mar – Museo d’Arte della Città di Ravenna, in via Roma n. 13, e raccoglie nelle sue 90 pagine patinate le immagini a colori delle opere dei 39 artisti presenti alla manifestazione, accanto a testi in lingua italiana e inglese redatti da Paola Babini, direttrice dell’Accademia di Belle Arti; dal curatore della VIII edizione della Biennale di Mosaico Contemporaneo, Daniele Torcellini; dalle curatrici del progetto regionale GAeR, Ambra D’Atri e Arianna Maestrale; da Sabina Ghinassi e Paolo Trioschi curatori artistici di GaeM 2023. Gli interventi istituzionali sono del sindaco di Ravenna Michele de Pascale; dell’assessore a Cultura e mosaico Fabio Sbaraglia; della direttrice della Biblioteca Classense, Silvia Masi, e del direttore del Mar – Museo d’Arte della Città, Roberto Cantagalli. Il Premio GAeM-Giovani Artisti e Mosaico è una delle mostre dell’VIII Biennale del Mosaico Contemporaneo e le opere vincitrici di questa edizione 2023, che entreranno a far parte della collezione di mosaici contemporanei del MAR, sono risultare: Hybrid VII (memoria) di Michela Tabaton-Osbourne per il premio Orsoni e, ex aequo, Cuprum di Aleksandra Miteva e Tappeto per ospiti indesiderati di Irene Cesaro per il premio Nicola Cingoli. GAeM nasce con l’obiettivo di promuovere, sostenere ed esplorare l’approccio al mosaico delle generazioni più giovani, sia nelle sue forme più canoniche, sia in quelle più sperimentali e per questo prevede il conferimento di questi due premi distinti: il premio “Opere realizzate con materiali e tecniche tradizionali” in collaborazione con la storica fornace di produzione di smalti musivi, Orsoni Venezia 1988, e il premio “Opere realizzate con materiali e tecniche non convenzionali” in collaborazione con la Fondazione Nicola Cingoli.