“Non sono molte le competenze dirette di un’amministrazione comunale sul versante delle politiche attive per il lavoro ma il ruolo che si può avere è comunque molto importante: si tratta di definire insieme ad associazioni e imprese le “vocazioni” economiche locali/territoriali, creando le condizioni per fare sistema”. Nevi Salimbeni, del progetto FutuRa promuove anche a Ravenna la creazione di un fab lab che svolga la funzione di acceleratore d’impresa.
“Si possono mettere in rete e valorizzare, attivando legami e integrazioni, l’Università e i Centri di ricerca esistenti. Si può collaborare alla promozione di politiche attive (dai Centri per l’Impiego, alla formazione, agli spazi per il co-working) magari puntando su determinate categorie che ne hanno più bisogno, come giovani, donne, lavoratori fragili, ecc.
“A Ravenna esistono – afferma Nevio Salimbeni – due incubatori e alcuni spazi di co-working a disposizione di startup e PMI, oltre al nuovo centro di ricerca ambiente/energia/mare della Fondazione Flaminia. Per essere davvero all’altezza delle necessità, c’è bisogno di una maggiore collaborazione tra questi centri (e di una maggiore relazione con le imprese) e probabilmente serve anche fare un salto di qualità con un vero e proprio acceleratore (un fab lab) che offra servizi professionali di consulenza strategica che vanno dalla definizione del business alla costituzione del team, dalla racconta fondi alla gestione di eventuali cambi di modello del business, fino al lancio del prodotto sul mercato. In sostanza, un luogo aperto che faciliti e velocizzi i processi di innovazione, rendendoli possibili grazie a coprogettazione e tecnologia”.
“Una struttura di questo genere – conclude Salimbeni – dovrebbe seguire tutte le fasi dello sviluppo dei progetti d’impresa e facilitare la collaborazione con altri centri, pubblici e privati, l’ingresso in reti e gruppi di ricerca locali e globali.
Ci sono molti esempi in tutte le grandi città della regione, a partire dall’esperienza di Cesena, questo spesso può fare la differenza rispetto alla creazione di un ambiente positivo al lavoro, all’impresa ed all’innovazione”.