“La pubblicazione ieri del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee, dopo tre anni di faticosa incubazione, è utile e positiva dal punto di vista delle norme introdotte e della volontà di valorizzare le risorse italiane del sottosuolo e dell’ambito marino” affermano Eugenio Fusignani, segretario provinciale del PRI e vicesindaco, e Giannantonio Mingozzi per la segreteria dell’Edera di Ravenna, “ma dal 2019 le cose sono cambiate e questo nuovo strumento deve essere in grado oggi di facilitare gli atti di Governo e Regioni capaci di fronteggiare con nuove estrazioni l’aumento dei prezzi dell’energia, delle bollette e dei costi industriali” continuano gli esponenti del PRI.
“Sono ancora troppe le incertezze circa le prospezioni in Alto Adriatico e sulle coste dell’Emilia Romagna delle zone autorizzate alla produzione o a nuove concessioni nel PiTESAI, ma se vogliamo renderci più indipendenti dal gas importato, dalle minacce di conflitti armati in Ucraina o delle continue estrazioni croate che perdurano in Adriatico dobbiamo rimettere in moto l’industria dell’oil&gas ravennate favorendo le nuove tecnologie, i positivi incrementi occupazionali, gli impegni dell’ENI e gli investimenti di operatori privati e pubblici su Gnl, cattura del CO2 ed eolico”.
“Ci auguriamo, concludono Fusignani e Mingozzi, che il Piano aiuti nel concreto il taglio dei costi energetici aumentando la produzione di gas naturale per famiglie e industrie e autorizzando i pozzi oltre le 12 miglia, se necessario con nuove concessioni, a riprendere le estrazioni; siamo convinti che l’impegno politico e istituzionale che come repubblicani abbiamo sempre espresso a sostegno del comparto dell’energia ravennate, stia producendo i primi frutti e continueremo su questa strada una battaglia giusta e necessaria per tutto il Paese”.