Nei giorni scorsi Eugenio Fusignani, vicesindaco con delega al Porto, e Francesco Mattiello, presidente del gruppo giovani Asamar (Agenti marittimi raccomandatari e mediatori marittimi Ravenna) si sono incontrati per confrontarsi e fare il punto sui principali temi legati alla portualità ravennate.
Tra i primi argomenti affrontati quello relativo agli Uffici di sanità marittima (Usmaf), uffici periferici del ministero della Salute deputati tra l’altro al controllo sanitario sulle merci destinate al consumo umano in importazione da Paesi non appartenenti all’Unione europea.
“Si tratta – sottolinea Fusignani – di una funzione strategica per l’attività portuale e a Ravenna non vi è stato, da dieci anni a questa parte, nessun aumento di organico, anzi abbiamo assistito a un depotenziamento. L’Usmaf deve essere attivo tutti i giorni, perché al porto arrivano merci tutti i giorni. Per questo come Comune chiederemo un confronto con il ministero della Salute, per porre il tema della necessità di un incremento dell’organico e dell’apertura quotidiana del presidio”.
Altro tema al centro del colloquio tra il vicesindaco e il presidente del gruppo giovani Asamar è stato il progetto Hub portuale.
“E’ la priorità assoluta – evidenzia Fusignani – della nostra comunità. Rappresenta una svolta storica, poiché è in grado di offrire, alle imprese ravennati e ai tanti investitori che guardano con interesse allo scalo, certezze di sviluppo e aumento dei volumi di traffico. Grazie a esso il porto di Ravenna giocherà un ruolo sempre più significativo per tutto il sistema Italia e nel contesto globale. Il rispetto dei tempi è fondamentale, per non perdere occasioni di crescita, e la nostra attenzione è massima affinché tutti i soggetti coinvolti continuino a portare avanti, ognuno nel proprio ambito di responsabilità e per le proprie competenze, ogni azione necessaria a non perdere neanche un giorno”.
Sia la realizzazione del progetto Hub portuale che il previsto aumento delle attività dello scalo – si è riflettuto durante il colloquio – portano con sé la necessità di potenziare la viabilità nella zona portuale e a servizio delle attività legate a essa. “Anche su questo punto – chiarisce Fusignani – vi è grande attenzione. Per quanto riguarda la realizzazione degli escavi stiamo segnalando all’Autorità portuale l’importanza di incentivare mezzi poco inquinanti per il trasporto dei materiali e soluzioni logistiche in grado di minimizzare e ridurre il numero di camion e di viaggi utilizzati per il trasferimento dei materiali di escavo.
Per quanto invece riguarda la viabilità a servizio del porto, intanto è confermato l’investimento di 20 milioni di euro da parte di Anas per la riqualificazione della Classicana, che consentirà il miglioramento del collegamento tra il porto di Ravenna e tutte le principali direttrici stradali e autostradali convergenti.
L’altra grande progettualità riguarda l’ammodernamento della rete ferroviaria per la realizzazione delle due nuove stazioni merci in destra e sinistra Candiano. Sono due infrastrutture importantissime, su cui Rete Ferroviaria Italiana ha mostrato interesse assoluto, che permetteranno di eliminare completamente il traffico merci dalla stazione passeggeri di Ravenna e di allontanare le manovre dalla Rocca Brancaleone.
Le due stazioni saranno a servizio di tutto il tessuto produttivo della Romagna e ciò permetterà di generare un indotto enorme per l’autotrasporto e per tutte le tipologie di trasporto a servizio di percorsi che non sono realizzabili su ferro.
Proprio per questo come amministrazione siamo impegnati a tenere alta l’attenzione sulla necessità della E55 o, comunque la si voglia chiamare, di un nuovo collegamento con la Ferrara – Mare, in grado di veicolare le merci verso il nord Europa”.
“Ringrazio Mattiello – conclude Fusignani – e confermo che l’amministrazione è sempre aperta e disponibile al confronto con tutto il mondo portuale, a partire dai giovani, in un dialogo permanente”.