Un’intensa mattinata di numeri e prospettive quella che ha accompagnato l’assemblea che ha approvato il bilancio 2023 di ACMAR.
Un’importante occasione che rappresenta non solo un momento di riflessione sul passato, ma anche una finestra aperta sul futuro non solo di ACMAR, una delle storiche cooperative di produzione lavoro di Ravenna, ma anche su quello del territorio ravennate.
Come amministrazione abbiamo seguito con attenzione e preoccupazione le vicende di ACMAR sia per la qualità che l’impresa cooperativa ha sempre garantito sia per i delicati aspetti occupazionali; un’attenzione testimoniata dal presenza mia e dell’assessore ai LL.PP Federica del Conte..
Se vedere bilanci così postivi con l’occupazione in aumento è motivo di soddisfazione per tutti i soci, lo è anche soddisfazione per l’amministrazione perché il futuro per Ravenna e la sua economia si prospetta dinamico e positivo e, pertanto, ci sarà sempre più bisogno di competenze e qualità che sono sempre state la cifra distintiva delle nostre imprese e di ACMAR.
Se i lavori portuali già in essere determinano già una spirale positiva di crescita, quelli legati al PNRR e alla ricostruzione post-alluvione, che porteranno oltre 100 milioni di euro, apriranno scenari importanti per tutti.
Senza contare che proprio la tragedia dell’alluvione imporrà una diversa gestione del territorio con scelte pianificatorie che metteranno in campo ulteriori occasioni di sviluppo e crescita basate su impostazioni strutturali e non su misure straordinarie, come il 110% che ha prodotto il moltiplicarsi di imprese improvvisate che hanno finito con l’abbassare la qualità e drogare il mercato.
Imprese come ACMAR scongiurano questi timori perché la cooperazione non è solo un modello economico, ma un vero e proprio stile di vita basato sulla qualità della partecipazione, dell’inclusione e del mutuo sostegno: valori che dobbiamo mantenere vivi perché indispensabili per creare comunità resilienti e solidali.
Grazie al Presidente Sebastiano Cusumano, il direttore ing. Diego Caiconti, il CdA e tutto il management per il lavoro fatto, con le stesse tenacia e visione di quello tracciato dal precedente direttore ing. Ruggero Rosetti.
L’auspicio è che ACMAR possa proseguire, con forza e vigore, nel costruire un’impresa cooperativa solida e innovativa, che continui ad essere motivo di orgoglio per tutti i soci e per la nostra città.