“CISL Romagna ringrazia i ragazzi del movimento FridaysForFuture perché stanno scuotendo la politica, l’economia, la società e anche noi sindacati per prendere coscienza che la prima assoluta priorità è la salvaguardia dell’ambiente.”
Così afferma Roberto Baroncelli, segretario ravennate di CISL Romagna, partecipando oggi all’evento globale che si tiene anche a Ravenna.
“Oggi siamo presenti in piazza a Ravenna al fianco dei giovani, come lo eravamo nel precedente sciopero globale del 24 maggio scorso – aggiunge il segretario – ma non vogliamo rubare la scena e la piena titolarità ai ragazzi e agli studenti. Noi li accompagniamo e siamo a loro disposizione con la nostra attività quotidiana nei luoghi di lavoro e nella contrattazione con le imprese e con le istituzioni.”
Ora non ci sono più scuse. Anche l’ONU nel suo recente rapporto climatico ha sancito che abbiamo solo 11 anni per intervenire e impedire l’incremento della temperatura oltre 1,5 gradi, altrimenti subiremo degli effetti devastanti dal cambiamento climatico in atto. Questo comporterebbe la perdita di 72 milioni posti di lavoro nel mondo secondo i calcoli del sindacato mondiale, l’ITUC, che ha proclamato già due giornate di mobilitazione globale nei posti di lavoro su questo tema.
“Il percorso di transizione non è semplice, va guidato e condiviso con chi lo deve sostenere, non è come staccare la spina da una presa e attaccarla a un’altra – continua Baroncelli – sono necessarie scelte legislative e piani industriali che convertano i sistemi produttivi e serve formazione per i lavoratori per non provocare ulteriore disoccupazione.”
Occorre moltiplicare gli sforzi per trasmettere sempre più una fattiva e responsabile cultura della sostenibilità, un atteggiamento personale così diffuso da diventare finalmente coscienza comune indiscussa.
È positivo che la Regione Emilia-Romagna e diverse amministrazioni comunali romagnole abbiano dichiarato lo stato di emergenza climatica: la prima è stata Cesena poi Ravenna e recentemente Rimini. Purtroppo solo Forlì ha deciso diversamente.
“Questi sono i primi apprezzabili passi della politica – conclude il sindacalista cislino – ma chiediamo che siano deliberate anche concrete scelte ecologiche sulla mobilità, sulle infrastrutture e sull’ambiente che porterebbero sviluppo per il territorio e occupazione.”