“Attore fondamentale per la sicurezza di chi d’estate fa il bagno al mare è il bagnino di salvataggio, la cui funzione è quella di sorvegliare il tratto di mare di sua competenza ed intervenire nel caso ci fossero dei bagnanti in difficoltà. Per sorvegliare ed intervenire rapidamente è fondamentale che il tratto di mare affidato ad ogni bagnino abbia una larghezza limitata, altrimenti diventa quasi impossibile riuscire ad avvistare un bagnante in difficoltà se distante centinaia di metri. Per questo motivo l’ordinanza regionale impone che la distanza fra una torretta e l’altra non superi i 150 metri con alcune deroghe fino ad un massimo di 200 metri” afferma Alberto Ferrero, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia.
“Purtroppo, come spesso avviene, utilizzando astuzie consentite dalla legge, non sempre questa distanza è rispettata. Infatti i 150 o i 200 metri riguardano le spiagge attrezzate, ma come sappiamo, non tutte le spiagge hanno stabilimenti, esistono anche le spiagge libere, le quali sono spesso molto frequentate. Così se si aggiungono anche loro, la distanza fra le torrette aumenta notevolmente. Infatti parrebbe che dal 1 settembre, le torrette nelle spiagge libere più importanti e quelle aggiunte su richiesta della Capitaneria di Porto, vengano dismesse dal Comune. Il servizio di salvataggio, non può riguardare solo chi frequenta gli stabilimenti balneari, ma deve essere valido per tutti. Non vorrei che per risparmiare qualche denaro si facesse economia su servizi fondamentali che possono fare la differenza”.