Il consolidamento e il rilancio della Biennale del Mosaico, oltre che una figura incaricata di coordinare il mondo dell’arte musiva, e non solo. Queste alcune fra le più interessanti proposte emerse nel corso del pomeriggio ricco di spunti e idee organizzato ieri (31 agosto) alla Cà de Ven di Ravenna dallo staff di Chiara Francesconi, candidata alle prossime amministrative del Comune di Ravenna per il PRI in programma il 3 e 4 ottobre 2021. Una serie di forum, pensati per questa campagna elettorale, che serviranno a stimolare confronti costruttivi e opinioni in ogni ambito della collettività.
“Non a caso – ha sottolineato la stessa Chiara Francesconi in apertura di dibattito – ho voluto aprire queste iniziative su alcuni fondamentali temi della nostra città come Musica e Mosaico, Cultura e Formazione. Una delle ragioni che mi ha più spinto a ricandidarmi è stata proprio quella di volere continuare fermamente il lavoro di consigliera per mettere a sistema e sviluppare l’ambito culturale e quello formativo attraverso due nostre eccellenze riconosciute a livello internazionale: quella della musica e quella dell’arte del mosaico, in una logica di filiera e di continua integrazione e di reciproca crescita fra istituzioni culturali e scuole”. “Negli ambiti dove le filiere sono strutturate e attive – ha detto ancora Chiara Francesconi – tutto funziona meglio. A Ravenna c’è la necessità di inserire in un contesto più organico eccellenze come il Ravenna Festival ed il mosaico in genere, con i suoi artisti contemporanei. Dobbiamo puntare sempre più su sinergie in grado di far emergere le enormi potenzialità delle quali disponiamo. Manca poi un anello della catena: a Ravenna manca il Liceo Musicale. Nell’ambito del mosaico abbiamo un Liceo, ma non un riconoscimento del Settore Disciplinare Mosaico a livello del MUR. Ci impegneremo per colmare queste lacune, ma le necessità sono anche altre. Perché nella filiera non basta avere le scuole o le strutture. Bisogna avere anche teste pensanti per offrire ai nostri giovani possibilità di lavoro e di realizzazione”.
Tanti gli intervenuti al dibattito che hanno portato le loro esperienze e le loro idee per il futuro, ad iniziare da Antonio De Rosa, sovrintendente della Fondazione Ravenna Manifestazioni, l’artista e mosaicista Marco Bravura, la docente e scrittrice Carolina Carlone. Ulteriori contributi sono stati forniti da Anna Maria Storace, Direttrice dell’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Verdi, da Paola Babini, artista e docente di tecniche pittoriche dell’Accademia della Belle Arti di Bologna, e Davide Servadei, maestro della Bottega d’Arte ceramica Gatti di Faenza. Intervento non programmato, ma molto gradito, è stato poi quello del Sindaco di Ravenna Michele de Pascale, e candidato anche per le prossime amministrative.
“Il mondo della cultura è fatto di passioni forti – ha evidenziato de Pascale stimolato sull’argomento da Marco Bravura – e andrà tenuto in considerazione, così come il tema delle istituzioni di formazione. Nel prossimo mandato si dovrà fare un salto di qualità e far sì che la Biennale del Mosaico diventi un momento permanente, di rete e di coordinamento di tutte le ricchezze e le pluralità del mosaico della nostra città. Questo vale anche per quanto riguarda la riorganizzazione e la valorizzazione del nostro patrimonio musivo, così come per la capacità di dialogare con tutto il mondo internazionale del mosaico, che vede Ravenna come punto di riferimento importante. Un luogo preposto al coordinamento di tutte le attività riferite al mondo del mosaico contemporaneo della città è uno dei punti qualificanti per i prossimi cinque anni di mandato”.