«Prende forma la visione di una città che investe sempre di più nei propri spazi culturali, facendone luoghi di fruizione, aggregazione e formazione a 360° grazie ad una rete articolata di istituzioni, fondazioni e associazioni».
Chiara Francesconi, esponente di Azione e Presidente della Commissione Cultura, AFAM e Mosaico del Comune di Ravenna, spiega così la riorganizzazione che sta avvenendo e che riguarda in particolare MAR, Classis, complesso di San Nicolò, casa Dante e Università. Una riorganizzazione che dà corpo ad una strategia che faceva parte del programma di mandato già nella prima legislatura De Pascale, mirata a realizzare un modo diverso, non solo turistico e non solo di nicchia, di fare cultura. Un lavoro di analisi e revisione che ha richiesto anni – anche a causa del Covid19 – ma che era stato già definito dall’allora Assessora Elsa Signorino e che è stato sviluppato negli ultimi anni dall’Assessore Fabio Sbaraglia. Grazie a questa analisi si è deciso di valorizzare una vera e propria messa in rete di formazione e aggregazione nei luoghi della cultura, amplificando così la portata civica e sociale di alcuni spazi e dando vita ad una visione nella quale diventano elementi propulsivi anche l’educazione e l’apertura sociale oltreché il turismo e dunque l’economia.
«In quest’ottica, ad esempio – spiega nel dettaglio la Consigliera Francesconi – “la Cavallerizza” ospiterà la biblioteca universitaria e un luogo di studio aggregante mentre i mosaici di TAMO – precedentemente ospitati nell’edificio – amplieranno la collezione espositiva di Classis. Nello stesso spazio museale di RavennAntica a Classe sono stati trasferiti parte dei laboratori didattici. I restanti avranno sede a Casa Dante e al MAR. Inoltre quest’ultimo sarà frequentato non solo in virtù delle proprie collezioni d’arte e degli eventi espositivi, ma ha già aperto e sempre più aprirà le proprie porte ad iniziative di carattere civico, con lo scopo di diventare una vera e propria risorsa di comunità. È con questa finalità che si è abbracciata con convinzione la scelta di mettere a bando l’attività di bar e caffetteria che mi auguro possa diventare luogo di incontro anche oltre gli orari di apertura del museo. È poi importante sottolineare come la collezione artistica del MAR sarà arricchita dai gessi della Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti, che potranno finalmente trovare la loro piena valorizzazione ma anche la possibilità per il pubblico finalmente di vederli».
«Per potere cogliere la portata di questo cambiamento di paradigma – conclude Chiara Francesconi – ho tenuto a svolgere le ultime Commissioni Consigliari nei luoghi appena citati, e continuerò a farlo prossimamente con un incontro in Classense per la visita dei nuovi spazi in restauro. Sono convinta che in tal modo tutti i Consiglieri Comunali di Ravenna siano coinvolti in una scelta già in fieri da quando Michele de Pascale è diventato Sindaco – ora portata avanti convintamente dall’Assessore Fabio Sbaraglia – che coniuga un alto valore civico e formativo della cultura, con una razionalizzazione anche dei costi, ed una offerta di qualità che certo non si misura con il mero numero dei visitatori di questi luoghi».