“L’arrogante incompetenza di chi si è seduto immeritatamente sulla poltrona di Presidente del Consiglio Comunale di Ravenna”.  “Il consigliere Esposito ha dimostrato un atteggiamento assolutamente irrispettoso e incompatibile con il ruolo istituzionale che ricopre”.

Toni ancora accesi fra il consigliere di Fratelli d’Italia Renato Esposito e il Partito Democratico dopo il consiglio comunale di giovedì pomeriggio. Durante il dibattito riguardante l’abbattimento dei pini di Lido di Savio, è andato in scena un acceso confronto verbale fra Esposito e Gianmarco Buzzi, in quel momento chiamato a presiedere il consiglio comunale. Esposito è stato espulso dall’aula e la seduta interrotta per diversi minuti.

“Mentre cercavo di intervenire – ricostruisce Esposito – il “sostituto del sostituto” del Presidente del Consiglio mi ha più volte interrotto con arroganza e prepotenza arrivando a chiedere il mio allontanamento dall’aula. Erano presenti dei Cittadini e non mi è sembrato opportuno dare adito a comportamenti inopportuni per la sede istituzionale, anche perché mi è parso chiaro che il “sostituto del sostituto” avrebbe interrotto la seduta dichiarando poi me “responsabile” con relativi strascichi penali. E questo sarebbe stato un comportamento da vero “uomo senza paura” degno del personaggio…. Ho ricevuto la solidarietà dei Cittadini presenti e dei Colleghi dell’Opposizione, e tanto mi basta….”.

Al consigliere del centrodestra ribatte il Partito Democratico:

“Il Partito Democratico di Ravenna esprime forte condanna per l’increscioso episodio accaduto ieri in Consiglio Comunale, durante il quale il consigliere di Fratelli d’Italia, Renato Esposito, ha rivolto insulti gratuiti e volgari nei confronti del consigliere del Partito Democratico Gianmarco Buzzi che in quel momento presiedeva la seduta in qualità di presidente del Consiglio Comunale, sostituendo il presidente ufficiale.
Durante la discussione, rivolgendosi al presidente, il consigliere Esposito ha dimostrato un atteggiamento assolutamente irrispettoso e incompatibile con il ruolo istituzionale che ricopre, pronunciando più volte la parola ‘coglione’. L’insulto è un atto di intolleranza che non ha spazio nelle aule istituzionali, dove il confronto politico dovrebbe sempre essere basato sul rispetto reciproco e sulla dignità.
Il PD di Ravenna ritiene che simili comportamenti non solo siano un grave danno per l’immagine delle istituzioni locali, ma minano anche il dialogo democratico che deve caratterizzare ogni dibattito pubblico. Un episodio come questo non può e non deve essere tollerato, e invitiamo tutte le forze politiche a prendere una posizione chiara e a non giustificare, né minimizzare, simili atti di violenza verbale”.

“Ci aspettiamo una condanna netta da parte di tutte le forze politiche. – ha dichiarato Lorenzo Margotti, segretario comunale del PD. I toni aggressivi e gli insulti non sono mai accettabili, tanto meno in un Consiglio Comunale che dovrebbe essere il luogo del confronto civile e costruttivo. Il Partito Democratico di Ravenna continuerà a lavorare per garantire che la politica rimanga un terreno di rispetto, serietà e responsabilità.”