Lo spazio espositivo di Palazzo Rasponi 2 si arricchisce con il punto di lettura Aula Blu, un luogo che mette a disposizione circa 200 titoli di cataloghi, manuali, monografie e romanzi, tutto a tema fotografico. I volumi, il cui elenco è pubblicato sul sito www.palazzorasponi2.com sono già disponibili al prestito su prenotazione alla mail: palazzorasponi2@comune.ra.it
“Il punto lettura PR2 – commenta l’assessora alle Politiche giovanili Valentina Morigi – è stato ideato con lo scopo di soddisfare le curiosità degli appassionati, fornire sostegno agli specialisti del settore ed ampliare l’esperienza di coloro che visiteranno le esposizioni fotografiche ospitate dallo spazio espositivo PR2. Grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna che ha contribuito alla realizzazione degli allestimenti, si vuole offrire uno spazio, punto di incontro e di scambio per chi ama la fotografia, pronto per quando torneremo a ritrovarci insieme”.
Nell’ambito dei progetti legati alla fotografia si colloca anche il workshop “Dummy Photobook” ideato e condotto dal curatore e critico d’arte Luca Panaro, composto di cinque incontri, il cui scopo è quello di aiutare i partecipanti a trasformare il proprio portfolio fotografico in un Dummy, ovvero il menabò di un libro-opera. E per uno la possibilità di vedere pubblicato il libro realizzato durante il corso.
L’opportunità è offerta a tre giovani talenti under 35, selezionati fra i 32 fotografi che si sono candidati ad una open call promossa nei mesi scorsi. I tre giovani scelti per partecipare al corso, selezionati personalmente da Luca Panaro e Silvia Camporesi, direttrice della rassegna Camera Work, sono:
Claudia Petraroli, candidatasi con il progetto “Bijoux indiscreti”; l’artista propone una raccolta di immagini dalla quale emerge un parallelismo fra esasperazione della postproduzione digitale e “postproduzione” cosmetica dei corpi; il progetto nasce con lo scopo di sottolineare la tendenza al rifiuto dell’accettazione dell’esteriorità naturale dei sessi;
Hugo Weber, con “Monika Des Gravatas”, un progetto incentrato sulla vita di una pittrice tossicodipendente e transessuale, che vive in una bidonville auto-costruita a Parigi; con questo lavoro, l’artista ha voluto rappresentare un mondo di paradossi; un mondo composto da «metà uomini metà donne, molto dolci e molto violente, molto felici e positive ma anche molto tristi e piene di rimpianti»;
Stefano Conti, selezionato con il portfolio intitolato “Quando ti ho ucciso i tulipani”, risultato della continua personale ricerca fotografica, basata sulla biografia sociale degli oggetti; di come i significati di quest’ultimi cambino nel corso della storia, in base alle interazioni sociali in cui sono coinvolti.
La loro partecipazione è gratuita e a uno di loro sarà offerta l’occasione di vedere pubblicato il proprio lavoro, realizzato durante il corso.
Con il “Premio Dummy Photobook” si consolida la collaborazione di Luca Panaro alla Rassegna Camera Work, che lo aveva coinvolto anche nel format “Conversazioni al contrario”, dirette Facebook con interviste a cura di Silvia Camporesi rivolte a curatori d’arte.