Come preannunciato da giorni, questa mattina, nella zona adiacente il cimitero monumentale di Ravenna, si è tenuta la commemorazione del gerarca Ettore Muti, assassinato il 24 agosto del ’43 a Fregene.
Irrisoria la presenza di qualche antagonista che ha tentato invano di impedire lo svolgimento della manifestazione.
“Dai piani alti era arrivato l’ordine di bloccare la commemorazione ma così non è stato – interviene Desideria Raggi, responsabile provinciale di Forza Nuova – ci hanno provato qualche giorno fa con isterici piagnistei sinistrosi appellandosi alle forze dell’ordine, ci hanno provato col miracolo del cantiere sorto in loco sabato pomeriggio, ci hanno provato con ridicole minacce da quattro teppistelli dei centri sociali quando questa notte hanno appeso in vari luoghi della città, manichini a testa in giù.”
“La Questura dal canto suo ha organizzato un imponente servizio d’ordine per la cerimonia di questa mattina – continua la responsabile – ma lasciandolo completamente passivo innanzi al gruppetto di rifiuti umani che ha banchettato e cantato gioiosamente presso un luogo sacro quale il cimitero; parole come rispetto ed educazione hanno un significato troppo alto e difficile da comprendere anche per gli agenti che si trovavano in servizio che nulla hanno fatto, per incompetenza o per servile esecuzione di precisi ordini impartiti dall’alto, anche quando i quattro tossici hanno iniziato ad inveire e lanciare sassi contro le tante persone anziane presenti all’evento, colpendo e strattonando anche un nostro attivista intento a scattare foto della giornata e provocando così la doverosa risposta da parte dei nostri militanti.
Il tutto sotto gli occhi di curiosi e passanti che hanno potuto osservare agenti di polizia in antisommossa rivolti con scudi e manganelli verso una silenziosa commemorazione regolarmente autorizzata.
“La rivisitazione di guardie e ladri in chiave penosa l’avete portata a termine – conclude la Raggi – ma nulla è riuscito a bloccare il nostro volere, quello di onorare e ricordare chi ha sacrificato la propria vita per la patria, difendendola fino all’ultimo suo giorno di vita, un eroe di nome Ettore Muti.”