Ravenna – alla pretestuosa satira dell’assessore Bakkali sulle passeggiate per la sicurezza effettuate dalla sezione ravennate di Forza Nuova, risponde prontamente la responsabile provinciale Desideria Raggi
“Vedo che l’amministrazione comunale è pronta per partecipare alla nuova stagione di ‘Colorado’, che simpatici umoristi questi assessori! – interviene la Raggi –
A parte le solite imprecisioni esclamate, perché nessuno di noi si sostituisce alle forze dell’ordine, al contrario nel momento in cui accade qualcosa sono le prime ad essere chiamate, la stessa denigra, implicitamente, il controllo del vicinato di cui, oramai, tutti i quartieri usufruiscono non solo avvisando via messaggio il proprio vicino di casa, ma, con la scusa della passeggiata serale col cane o il ritrovo tra dirimpettai, gli stessi si incontrano effettuando il controllo attivo della zona, come facciamo noi”
“Ma cosa vogliamo fare se da anni chi, preposto all’amministrazione della città, nasconde la testa sotto la sabbia da buon struzzo e vive in un mondo parallelo fatto di gessetti colorati, candele, arcobaleni e magliette rosse? – pungente la Raggi che incalza – certo che è più produttivo fare girotondi della solidarietà, cercare alloggi per ipotetici richiedenti asilo, partecipare a qualche inaugurazione. Di certo nessuno si fa un giro per il quartiere, domandare ai residenti, vedere con i propri occhi cosa sono diventati i parchi, veri e propri centri di smistamento per spacciatori e consumatori tra i bambini che giocano e bagni a cielo aperto per gli zingari. Senza parlare del business del subaffitto dei posti letto negli appartamenti Acer, 30 persone in 40 mq; del reato è un’attività proficua per chi si accaparra il guadagno. Non sapete cosa vuol dire aver timore a portare il bambino al parco, essere minacciati dal vicino di casa o, ancora, rimanere vittime di un’aggressione; non è fantascienza, non è allarmismo, è pura realtà”.
Per concludere “Non l’ho mai vista con una maglietta rossa a ricordare le vittime di stupri da parte di stranieri, come a chiedere solidarietà per una famiglia italiana rimasta senza casa e lavoro, difronte ad un supermercato a raccogliere cibo per l’anziano che vive con 300 euro al mese. Prima di parlare Bakkali, venga con noi a farsi un giro nei quartieri, solo allora sarà libera di sputar qualsiasi sentenza. Ah, dimenticavo, armata di maglietta e bacchette”.