Dopo la batosta alle elezioni di Faenza dentro Forza Italia sembra essere scoppiato il più classico del “tutti contro tutti”. Il partito berlusconiano non è stato presente alle elezioni in quanto non è riuscito a presentare una propria lista. Molti dei suoi esponenti, però, erano candidati con Rinnovare Faenza, la lista civica nata 5 anni fa come costola della stessa Forza Italia, che a suo tempo candidò Tiziano Cericola a sindaco. Cericola quest’anno non sarà nemmeno in consiglio comunale, a causa dei pochi voti presi, 44. 397 sono invece le preferenze raccolte da Rinnovare Faenza. Un bottino misero che rischia di far sparire Forza Italia dal panorama faentino e non certo il miglior segnale dopo la brutta figura alle regionali e in prospettiva dell’appuntamento ravennate del prossimo anno, dove l’esponente di punta del partito, Alberto Ancarani, ha già comunicato di non voler più correre. E così, dopo l’Onorevole Vietina che ha chiesto un azzeramento dei vertici locali del partito, arriva la risposta di Ancarani e Fantinelli:

“Leggiamo che una deputata miracolata dall’ex coordinatore regionale di Forza Italia, Massimo Palmizio, una signora sconosciuta a tutti fino a quando lo stesso Palmizio pur di far male ai militanti della provincia di Forlì-Cesena la candidò in un collegio che peraltro non era previsto scattasse, si permette, dall’alto dello scranno che ha letteralmente ricevuto in dono, di attaccare i vertici regionali e provinciali di Forza Italia per i risultati elettorali di Faenza. – si legge nella nota di Ancarani e Fantinelli – Basterebbe ricordare il numero di voti reali ottenuti da Forza Italia alle ultime regionali nel Comune di Tredozio, dove questa signora svolge il ruolo di Sindaco, per evidenziare quanto strumentali, ambigue e palesemente montate, siano le considerazioni di questa deputata.”

“Basterebbe inoltre contare a quanti eventi organizzati dai nostri alleati della Lega in giro per il territorio romagnolo ella sia stata presente e a quanti di Forza Italia (moltissimi nel primo caso, quasi nessuno nel secondo) per capire a che gioco giochi questa deputata in cerca di un posto al sole. Quanto al merito, non vi è dubbio che la presenza del simbolo di Forza Italia a Faenza avrebbe probabilmente dato almeno un punto percentuale in più rispetto alla lista civica Rinnovare Faenza, ma, come i risultati elettorali hanno dimostrato, non sarebbe stata purtroppo determinante né per far vincere Paolo Cavina né per far scattare un seggio alla lista. Si è fatta una scelta diversa che teneva conto delle sensibilità dei possibili candidati da mettere in lista, molti dei quali non disposti a candidarsi sotto le insegne azzurre. Questa è la realtà. – affermano Ancarani e Fantinelli – Quanto poi alle considerazioni di un ex esponente faentino di Forza Italia, oggi impegnato in particolare nella cosiddetta Romagna Toscana, non intendiamo replicare alcunché essendo nel suo caso più che sufficiente verificare quanto hanno deciso gli elettori rispetto alle sue più recenti candidature.”

 

Tocca poi al’ex coordinatore regionale Palmizio gettare benzina sul fuoco

“Il commissario provinciale di Ravenna, residente a Faenza, non è stato in grado di presentare una lista nella sua città perché, a suo dire, non c’era nessuno disponibile a candidarsi con il simbolo di Forza Italia” afferma Palmizio senza risparmiare l’affondo “Il fatto si commenta da sé : e apprezzabile è la dichiarazione dei due dirigenti del ravennate che riconoscono dunque di avere lavorato talmente bene sui territori di loro competenza da ottenere l’eccellente risultato di non trovare nessun candidato disponibile per il loro partito.
Vanno quindi ringraziati per la loro autocertificazione di incapacità politico/organizzativa che ha portato il peggior risultato regionale in assoluto. Lo dicono i numeri”.

Palmizio non risparmia nemmeno Simona Vietina:
“Per quanto riguarda l’on.Vietina, che ho perso di vista dal giorno dopo la sua elezione perché la gratitudine non le appartiene,comprendo il fatto che chieda un confronto e critichi una dirigenza regionale, di cui peraltro fa parte da due anni, ma avrebbe dovuto farlo tramite gli organi interni e non utilizzando i media. Non ho idea se cerchi altri lidi politici e sinceramente non mi interessa”.

“In ogni caso è evidente a tutti, soprattutto agli elettori, che Forza Italia è in crisi e in questa nostra regione sta scomparendo dalle assemblee elettive.
Sta ai Commissari di ogni ordine e grado trovare soluzioni efficaci ma noto dalle scarse dichiarazioni e azioni che sarà molto dura”.