Il progetto ‘RE-START, opportunità per la ripartenza sociale ed economica. Dall’Unione della Romagna Faentina all’Unione Europea’, candidato sul bando regionale, è stato recentemente approvato.
Uno dei temi sui quali sempre più le amministrazioni si stanno attrezzando e investendo sono proprio gli uffici che studino e intercettino bandi europei che possano finanziare nuove progettualità degli enti locali. Ovvio che la formazione del personale diventa momento strategico per raggiungere l’obiettivo tanto da diventare una priorità della Regione Emilia-Romagna recepita proprio nel Bando sulla cittadinanza europea che finanzia, tra l’altro, la formazione delle persone coinvolte: amministratori, dirigenti e dipendenti.
Nel caso dell’Unione faentina, l’elaborato presentato è stato pensato per consentire al nuovo ‘Ufficio progetti europei e progetti integrati’ di realizzare un percorso istituzionale di formazione per far conoscere al meglio le opportunità di finanziamento dell’UE nella programmazione europea 2021-2027. In questa fase infatti sarà indispensabile creare le condizioni affinché non solo l’amministrazione, ma l’intero territorio dell’Unione faentina, possa partecipare ai nuovi bandi europei per trarne il maggior beneficio in termini di crescita e sviluppo economico, sociale e culturale.
Nello specifico, il progetto che l’Unione ha presentato mira a migliorare le competenze in materia di politiche europee e finanziamenti dei funzionari, degli amministratori ma anche dei tecnici e rappresentanti di enti, associazioni partecipate e dei soggetti esterni all’ente che possono favorire lo sviluppo territoriale. Ancora: si potrà promuovere la conoscenza dei territori per comprenderne le potenzialità di sviluppo così da poter pianificare l’attività di progettazione dei prossimi anni tenendo conto delle diverse caratteristiche ed esigenze delle singole realtà dell’Unione e valorizzare la nascita di reti locali oltre che europee. Si potrà inoltre promuovere la formazione di gruppi di lavoro per creare una rete di professionalità nella elaborazione, candidatura e gestione dei futuri progetti. Si potranno inoltre attivare, all’interno dell’Unione, processi progettuali di lungo respiro che possano dare una ricaduta sui territori, sviluppando una programmazione relativamente ai finanziamenti europei a medio-lungo termine.
“Siamo molto soddisfatti -sottolinea l’assessore Davide Agresti- del risultato raggiunto e soprattutto del percorso che il finanziamento vinto ci permetterà di intraprendere: conoscenza, confronto e formazione, tre elementi fondamentali, per la nostra struttura, per affrontare le sfide epocali, e opportunità, del prossimo settennato di programmazione europea. L’ufficio politiche europee, assieme all’ufficio progettazione strategica, sono fondamenta della nostra organizzazione che abbiamo deciso di implementare, convinti che solo con un lavoro meticoloso, di studio e di prospettiva, si riesca a portare Faenza e la Romagna Faentina protagonista anche a livello europeo”.
“Il progetto dell’Unione della Romagna Faentina -dice la consigliera regionale Manuela Rontini-, classificatosi secondo e finanziato dalla Regione, mira a realizzare un percorso di formazione rivolto ad amministratori e dipendenti pubblici, con l’obiettivo di rafforzare le competenze utili a intercettare le possibili opportunità di finanziamento europee. Dopo l’approvazione del Documento strategico regionale, nelle prossime settimane saremo impegnati a adottare i Programmi operativi del Fesr e del Fse+ che, per il prossimo settennato, avranno a disposizione il 60% di risorse in più: 2,048 miliardi di euro. Un’occasione storica per l’Emilia-Romagna, che intendiamo cogliere a pieno, per contrastare le diseguaglianze e superare il potenziale conflitto tra sviluppo e ambiente, accelerando la trasformazione dell’economia e della società in chiave di sostenibilità. La progettualità candidata con successo dal territorio faentino si inserisce perfettamente in questo solco”.