“Risolvere l’annoso problema dell’allacciamento delle case sparse alla rete idrica per assicurare il diritto all’acqua.
Questo il nostro impegno, preso già durante la recente campagna elettorale, con i Ravennati che abitano nelle così dette “case sparse”.
Questo il nostro impegno, preso già durante la recente campagna elettorale, con i Ravennati che abitano nelle così dette “case sparse”.
Nel nostro Comune abbiamo aree dove i residenti lamentano a ragion veduta, la mancanza del collegamento alla rete idrica e/o del gas delle proprie abitazioni, nonostante i ripetuti solleciti all’amministrazione comunale.
Già nei mesi scorsi il Consigliere regionale Marco Mastacchi di Rete Civica alla quale aderisce La Pigna, aveva chiesto alla nostra Regione di modificare la vigente normativa, inserendo come costi per Atersir l’obiettivo di allacciare le utenze sparse alla rete acquedottistica e del gas.
In attesa che la Regione si pronunci, non va dimenticato che le cosiddette “case sparse” che si trovano nel Forese ravennate, costituiscono una parte importante della popolazione di questa area, che contribuisce alla continuità della comunità e del presidio del territorio, con tutto ciò che ne consegue in termini di salvaguardia delle risorse agricole, urbanistiche, di presenza e di sicurezza.
Si pone allora l’obbiettivo di garantire una qualità di vita migliore possibile anche a questi nuclei famigliari.
Le case sparse vivono soprattutto il problema di non poter avere accesso, a causa dei costi proibitivi di collegamento, alle risorse essenziali per garantire livelli qualitativi di vita minimi, quali acqua potabile, gas ed elettricità, anche per poter provvedere al riscaldamento invernale. La nostra proposta per risolvere definitivamente la questione si traduce essenzialmente nell’erogazione di contributi comunali per le famiglie interessate e che intendano utilizzare le nuove tecnologie, dotando le proprie case di acqua potabile e riscaldamento. La risorsa principale e fondamentale è l’acqua potabile per usi domestici.
Si pone allora l’obbiettivo di garantire una qualità di vita migliore possibile anche a questi nuclei famigliari.
Le case sparse vivono soprattutto il problema di non poter avere accesso, a causa dei costi proibitivi di collegamento, alle risorse essenziali per garantire livelli qualitativi di vita minimi, quali acqua potabile, gas ed elettricità, anche per poter provvedere al riscaldamento invernale. La nostra proposta per risolvere definitivamente la questione si traduce essenzialmente nell’erogazione di contributi comunali per le famiglie interessate e che intendano utilizzare le nuove tecnologie, dotando le proprie case di acqua potabile e riscaldamento. La risorsa principale e fondamentale è l’acqua potabile per usi domestici.
L’obiettivo è quello di mettere finalmente la parole fine all’annosa e pluridecennale problematica relativa alla mancanza degli allacciamenti dell’acqua.”
Gabriele Zoli – Giampiero Ridolfi – Fabio Ferlini
Forese in Comune