“Non partiamo da zero. Infatti, è dal 6 novembre 2007 che il Ministero della Pubblica Istruzione e la Banca d’Italia hanno siglato, come ricorda il sito stesso di Bankitalia, il Memorandum d’intesa “per l’avvio di un progetto sperimentale di formazione in materia economica e finanziaria in alcune scuole campione finalizzato a introdurre tale materia direttamente nei curricula della scuola. In questi anni il progetto si è consolidato, evoluto e rinnovato, in modo da venire incontro alle esigenze della scuola e rispondere ai mutamenti del contesto economico”.
Nel 2021 il Ministero dell’Istruzione e la Banca d’Italia hanno poi sottoscritto un nuovo Protocollo d’intesa “per il potenziamento dell’educazione finanziaria e la promozione della cittadinanza sociale nelle istituzioni scolastiche, al fine di rafforzare le competenze dei giovani, il loro orientamento formativo e la loro futura occupabilità.
Il progetto è ispirato a una didattica per competenze e propone un approccio multidisciplinare su tutto il territorio nazionale”. Di fatto prefigura ormai scelte, condivise in particolare dalle iniziative dell’Associazione Bancaria Italiana, non più rinviabili, per introdurre la materia nei programmi scolastici, almeno a partire dalle Scuole Superiori.
Di rilievo, proprio in argomento, a Ravenna, svolta in questi mesi, l’iniziativa di educazione civica e cittadinanza economica “Un Salvadanaio per la Città”, rivolta agli studenti delle classi IV e V e agli insegnanti delle scuole del primo ciclo – primarie di Ravenna, promossa da La Cassa di Ravenna Spa e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, in collaborazione con la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio, FEduF (promossa da ABI).
Tutte le classi hanno partecipato con entusiasmo e interesse alle attività proposte. I bambini si sono dimostrati partecipi e coinvolti ed hanno interagito con domande e interventi che dimostrano quanto anche alla loro età siano già spesso molto sensibili verso le tematiche proposte.
Sono stati realizzati dei lavori di gruppo in modo da sensibilizzare i piccoli studenti anche verso i concetti di collaborazione, condivisione e inclusione di cui si è parlato nel corso delle lezioni.
L’attenzione e l’entusiasmo con la quale i bambini hanno seguito le “lezioni” rende giustizia anche a qualche superficiale osservatore della realtà scolastica che a volte sulla stampa ricorda solo episodi legati in alcune Scuole a gesti di devianza giovanile od a presunti limiti educativi. L’educazione, la capacità di interloquire sul tema, la familiarità con la quale i nostri bambini già seguono gli indirizzi delle loro famiglie sul valore dei sacrifici, sulla capacità di pensare al domani in termini tutt’altro che infantili, la loro straordinaria predisposizione a vedere nella solidarietà operosa uno degli aspetti più significativi della loro propensione al risparmio, realizza nell’immediatezza del vivere la loro esistenza quotidiana di bambini; ci ricordava infatti George Bernard Shaw uno dei principi educativi più belli, ovvero come il peggior peccato verso i nostri simili non sia odiarli, ma essere indifferenti. Tra questi giovani, saggi risparmiatori, si è cercato di sviluppare il concetto che alla fine il risparmio in tutte le sue forme, anche quelle di lotta agli sprechi rappresentate per esempio dalla raccolta differenziata dei rifiuti, deve rappresentare per loro e per ognuno di noi soprattutto un modo di essere e non di possedere. Infatti dobbiamo sempre valutare questa nostra storica propensione non come rendita perniciosa, ma come volano necessario allo sviluppo di iniziative sul territorio che non abbiano il profilo della temporaneità ma possano sostenere la coesione sociale in un quadro armonico di collaborazione tra le generazioni.
I salvadanai più belli realizzati dai bambini sono stati poi esposti e premiati a Ravenna nello scorso mese di maggio, presso i Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, nel corso di un evento al quale hanno partecipato tutte le classi iscritte al progetto e dove sono intervenuti Antonio Patuelli, Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna, Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale della Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio.
Gli studenti sono stati coinvolti, presso i Chiostri, in un incontro stimolante e interattivo, condotto attraverso dei laboratori pratici con una riflessione stimolante e interattiva sui concetti di economia circolare, risparmio e recupero delle risorse in maniera semplice e divertente attraverso l’uso dei mattoncini.
A tutti i partecipanti, studenti e insegnanti, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione personalizzati, accessori didattici, gadget, volumi ed una copia della vigente Costituzione della Repubblica Italiana.
Non si può dimenticare come la nostra Carta fondamentale, infatti, sancisca nel suo articolo 47, che “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme……Favorisce l’accesso del risparmio popolare……. al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”; partendo da questo assunto, incardinato nella nostra Carta Fondamentale, è necessario promuovere ancor più nel Paese “Progetti educativi” rivolti ai più giovani e tesi a sostenere una naturale vocazione del popolo italiano, la propensione al “Risparmio”.
L’occasione è stata propizia anche per toccare con mano il grande sostegno fornito alla crescita e alla formazione dei giovani dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, interventi mirati e lungimiranti che hanno in questi anni integrato in dotazioni ed iniziative il mondo scolastico, dimostrando che, utilizzando bene i propri risparmi ovvero i proventi del proprio patrimonio, ci si comporta in fondo come una grande famiglia, operante a favore delle più meritevoli esigenze espresse dalla società civile.
E’ stata scritta ,grazie a queste storiche e benemerite istituzioni, una pagina nuova, una piccola ma importante pagina sul quaderno della vita, un esempio tratto dalla vivacità, maturità e curiosità dei bambini di Ravenna che ci aiuterà ad essere migliori e a guardare al futuro con maggiore ottimismo, perché la Scuola avvolta sempre da polemiche e dispute ha dimostrato ancora di essere specchio di una società che non vuole rassegnarsi al declino ma vuole fortemente credere ancora che il ”salvadanaio della vita” possa regalare nuove speranze e realizzare nuovi sogni.”
Nel 2021 il Ministero dell’Istruzione e la Banca d’Italia hanno poi sottoscritto un nuovo Protocollo d’intesa “per il potenziamento dell’educazione finanziaria e la promozione della cittadinanza sociale nelle istituzioni scolastiche, al fine di rafforzare le competenze dei giovani, il loro orientamento formativo e la loro futura occupabilità.
Il progetto è ispirato a una didattica per competenze e propone un approccio multidisciplinare su tutto il territorio nazionale”. Di fatto prefigura ormai scelte, condivise in particolare dalle iniziative dell’Associazione Bancaria Italiana, non più rinviabili, per introdurre la materia nei programmi scolastici, almeno a partire dalle Scuole Superiori.
Di rilievo, proprio in argomento, a Ravenna, svolta in questi mesi, l’iniziativa di educazione civica e cittadinanza economica “Un Salvadanaio per la Città”, rivolta agli studenti delle classi IV e V e agli insegnanti delle scuole del primo ciclo – primarie di Ravenna, promossa da La Cassa di Ravenna Spa e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, in collaborazione con la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio, FEduF (promossa da ABI).
Tutte le classi hanno partecipato con entusiasmo e interesse alle attività proposte. I bambini si sono dimostrati partecipi e coinvolti ed hanno interagito con domande e interventi che dimostrano quanto anche alla loro età siano già spesso molto sensibili verso le tematiche proposte.
Sono stati realizzati dei lavori di gruppo in modo da sensibilizzare i piccoli studenti anche verso i concetti di collaborazione, condivisione e inclusione di cui si è parlato nel corso delle lezioni.
L’attenzione e l’entusiasmo con la quale i bambini hanno seguito le “lezioni” rende giustizia anche a qualche superficiale osservatore della realtà scolastica che a volte sulla stampa ricorda solo episodi legati in alcune Scuole a gesti di devianza giovanile od a presunti limiti educativi. L’educazione, la capacità di interloquire sul tema, la familiarità con la quale i nostri bambini già seguono gli indirizzi delle loro famiglie sul valore dei sacrifici, sulla capacità di pensare al domani in termini tutt’altro che infantili, la loro straordinaria predisposizione a vedere nella solidarietà operosa uno degli aspetti più significativi della loro propensione al risparmio, realizza nell’immediatezza del vivere la loro esistenza quotidiana di bambini; ci ricordava infatti George Bernard Shaw uno dei principi educativi più belli, ovvero come il peggior peccato verso i nostri simili non sia odiarli, ma essere indifferenti. Tra questi giovani, saggi risparmiatori, si è cercato di sviluppare il concetto che alla fine il risparmio in tutte le sue forme, anche quelle di lotta agli sprechi rappresentate per esempio dalla raccolta differenziata dei rifiuti, deve rappresentare per loro e per ognuno di noi soprattutto un modo di essere e non di possedere. Infatti dobbiamo sempre valutare questa nostra storica propensione non come rendita perniciosa, ma come volano necessario allo sviluppo di iniziative sul territorio che non abbiano il profilo della temporaneità ma possano sostenere la coesione sociale in un quadro armonico di collaborazione tra le generazioni.
I salvadanai più belli realizzati dai bambini sono stati poi esposti e premiati a Ravenna nello scorso mese di maggio, presso i Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, nel corso di un evento al quale hanno partecipato tutte le classi iscritte al progetto e dove sono intervenuti Antonio Patuelli, Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna, Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale della Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio.
Gli studenti sono stati coinvolti, presso i Chiostri, in un incontro stimolante e interattivo, condotto attraverso dei laboratori pratici con una riflessione stimolante e interattiva sui concetti di economia circolare, risparmio e recupero delle risorse in maniera semplice e divertente attraverso l’uso dei mattoncini.
A tutti i partecipanti, studenti e insegnanti, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione personalizzati, accessori didattici, gadget, volumi ed una copia della vigente Costituzione della Repubblica Italiana.
Non si può dimenticare come la nostra Carta fondamentale, infatti, sancisca nel suo articolo 47, che “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme……Favorisce l’accesso del risparmio popolare……. al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”; partendo da questo assunto, incardinato nella nostra Carta Fondamentale, è necessario promuovere ancor più nel Paese “Progetti educativi” rivolti ai più giovani e tesi a sostenere una naturale vocazione del popolo italiano, la propensione al “Risparmio”.
L’occasione è stata propizia anche per toccare con mano il grande sostegno fornito alla crescita e alla formazione dei giovani dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, interventi mirati e lungimiranti che hanno in questi anni integrato in dotazioni ed iniziative il mondo scolastico, dimostrando che, utilizzando bene i propri risparmi ovvero i proventi del proprio patrimonio, ci si comporta in fondo come una grande famiglia, operante a favore delle più meritevoli esigenze espresse dalla società civile.
E’ stata scritta ,grazie a queste storiche e benemerite istituzioni, una pagina nuova, una piccola ma importante pagina sul quaderno della vita, un esempio tratto dalla vivacità, maturità e curiosità dei bambini di Ravenna che ci aiuterà ad essere migliori e a guardare al futuro con maggiore ottimismo, perché la Scuola avvolta sempre da polemiche e dispute ha dimostrato ancora di essere specchio di una società che non vuole rassegnarsi al declino ma vuole fortemente credere ancora che il ”salvadanaio della vita” possa regalare nuove speranze e realizzare nuovi sogni.”
Antonio Bianco
Vice Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna