“Un Patto che esprime la volontà di un intero territorio per contrastare più efficacemente la piaga degli infortuni sul lavoro. Lo abbiamo costruito insieme, partendo dal basso, raccogliendo le proposte ed i suggerimenti di tutti gli aderenti. E’ solo il primo passo, perché ora dovremo lavorare sodo, in sinergia, per mettere in pratica quello che abbiamo condiviso”.
Queste le prime parole espresse dal Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa, alla firma del Patto con i 42 Enti sottoscrittori, Provincia, Sindaci, Presidenti delle Unioni dei Comuni, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Sindacati, Associazioni di categoria, Camera di Commercio, Autorità Portuale, Campus Universitario, Ispettorato del Lavoro, INAIL, INPS, AUSL, Ufficio Scolastico, Scuola Edili, Centri di Formazione e Maestri del Lavoro.
Un impegno a 360 gradi, che delinea un modello condiviso di prevenzione e contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro, che mette al centro le persone, senza le quali non c’è comunità di lavoro, non c’è impresa, non c’è economia; la sicurezza dei luoghi di lavoro significa anzitutto custodia delle risorse umane. Sono cinque gli infortuni mortali avvenuti nel territorio ravennate negli ultimi 12 mesi, il peggiore tra le province romagnole, un numero elevato di infortuni sul lavoro riconducibile a malattie professionali.
Per questo saranno incentivati gli scambi informativi, i percorsi formativi integrati e comuni, i controlli ispettivi congiunti e coordinati per contrastare anche forme di lavoro nero, irregolare o caporalato, prevedendo anche segnalazioni alla Guardia di Finanza per la tutela della legalità.
Ma anche “premialità” per chi si adopera attivando interventi che rafforzano la tutela della sicurezza (c.d. “bollino di garanzia”) o promuove “best practices”.
In Prefettura viene istituito il Tavolo di Coordinamento (Cabina di Regia) e l’Osservatorio della Sicurezza, quali organismi di monitoraggio dei dati e di promozione di modelli formativi e campagne di sensibilizzazione.
Vengono inoltre valorizzati gli Organismi paritetici per la sicurezza già attivi e quelli di futura costituzione. Tra i settori più sensibili, quello edile, agricolo, la
logistica, gli appalti e quelli dove sono presenti alti rischi biomeccanici e cancerogeni.
Un discorso a parte merita la sicurezza e la legalità nell’Hub portuale di Ravenna, con uno specifico “addendum” al Patto che tiene conto degli aspetti peculiari del lavoro in tale ambito e della necessità di un confronto costante su tutte le attività di sviluppo dell’Hub (gli interventi programmati sfiorano il miliardo di euro), al fine di garantire legalità, sicurezza sul lavoro e continuità delle attività portuali.
“Questa necessità di condividere un Patto contro gli infortuni – ha concluso il Prefetto De Rosa – mi era stata segnalata fin dal mio insediamento circa 5 mesi fa. Ne abbiamo discusso tanto in questo periodo e ora raccogliamo i frutti di questo intenso lavoro di concertazione che esalta la collaborazione interistituzionale e il clima costruttivo tra le parti Sociali, in particolare le Organizzazioni sindacali territoriali e le Associazioni di categoria datoriali che, insieme all’Autorità Portuale e a tutti i firmatari, sento di ringraziare per aver accolto tutte le mie sollecitazioni.”