Gabriele Padovani, capogruppo Lega in Consiglio Comunale, e Andrea Liverani, consigliere regionale Lega, accolgono positivamente quello che definiscono “un risveglio dal sonno eterno in stile Bella Addormetata” del sindaco Malpezzi: “Sono anni che chiediamo al Comune maggiori controlli sull’effettiva situazione reddituale e patrimoniale degli stranieri che richiedono agevolazioni e sussidi; e sono anni che, come risposta, ci viene detto che siamo dei razzisti. Ora, come per la questione rom, salta fuori che avevamo ragione noi; ma ormai non ci stupiamo più e siamo abituati.
Dei minori non accompagnati albanesi hanno beneficiato di sussidi per 20.000 e ora si è scoperto che non ne avevano diritto. A suo tempo segnalammo la cosa con un’interrogazione di Mauro Monti, se il Comune ci avesse ascoltato avremmo evitato di sperperare 20.000€ dei contribuenti”.
Continuano gli esponenti leghisti:”Malpezzi però può evitare che situazioni simili si ripetano: a Lodi il sindaco, leghista, ha applicato una legge che permette alle amministrazioni locali di chiedere agli stranieri che chiedono sussidi e agevolazioni una certificazione sui beni immobili e mobili registrati posseduti nei paesi d’origine. Invece che richiedere semplici autocertificazioni che non vengono mai verificate, potremmo così, da un lato, parificare il trattamento di italiani, che devono dichiarare ogni singolo centesimo, e stranieri e inoltre evitare di dare denaro ai “furbetti” che magari nel paese d’origine possiedono automobili o case. Non si capisce perché mai chi ha una villa nel suo paese debba avere la casa popolare in Italia”.
Concludono Padovani e Liverani:”Malpezzi può evitare che in futuro si ripetano questi spiacevoli episodi: prenda esempio da Lodi e applichi quella normativa e chieda agli stranieri di dichiarare tutti i beni posseduti in patria, come del resto gli italiani fanno da sempre”.