Siamo al terzo stadio dello stato di agitazione in Sers, ogni periodo prevede 18 giorni consecutivi, il prossimo partirà dal 4 ottobre e proseguirà fino al 21 ottobre. L’iniziativa consiste nello sciopero, proclamato dalla Filt Cgil, delle prestazioni dello scivolamento degli orari e della sospensione della flessibilità prevista dal contratto aziendale.
L’azienda in questi mesi non ha richiesto nessun incontro per risolvere la vertenza che è in atto ormai da due anni.
Peraltro, come più volte dichiarato a tutti i tavoli, compreso quello prefettizio, la soluzione è facilmente raggiungibile in quanto la normale applicazione del contratto in essere sui corsi professionali, sin dal lontano 1993, e le voci riguardanti l’organico aziendale, chiuderebbero lo stato di agitazione e permetterebbero di tornare a normali relazioni sindacali.
Occorre ricordare che Sers è stata condannata per tre volte nell’ultimo anno, compresa la corte d’appello di Bologna, per attività antisindacale, e continua a non rispettare nei fatti le sentenze richiamate.
Per il bene dei lavoratori e per un proficuo lavoro del porto intero, ci auguriamo che possa esserci a breve un ripensamento da parte dell’impresa.