“È stato presentato ieri dalla consigliera del PD Maria Cristina Gottarelli un question time sulla prossima chiusura della filiale della banca BPER di via Castel San Pietro, contro la quale è stata anche avviata una raccolta di firme che ha già raggiunto un numero considerevole di sottoscrittori.
L’attuale Agenzia 1 , che si trova in prossimità della parrocchia di San Rocco, secondo i progetti della BPER cesserà la su attività nel mese di marzo.
«La chiusura – ha dichiarato Gottarelli – comporterebbe non solo un disservizio per i correntisti e i commercianti della zona, ma verrebbe a mancare un punto essenziale della vitalità del borgo.
Credo che a Ravenna l’amministrazione tenga alla valorizzazione dei centri storici e che gli elementi peculiari dell’identità locale non siano solo le bellezze architettoniche dei quartieri, ma che anche le botteghe e le attività che narrano la storia del nostro territorio siano lo specchio di una dinamicità di un luogo e ne determinino un valore aggiunto.
Per contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi occorre cercare di salvaguardare il livello dei servizi, la cui qualità va incentivata per rendere i quartieri più vivibile e attraenti.»
Al question time è stata data immediata risposta dall’assessora Federica Moschini che ha precisato che l’amministrazione è sensibile al tema e ha riferito che è stata espressa contrarietà a questa decisione ma i tentativi di intesa con i vertici della banca per scongiurare la chiusura hanno dato esito negativo poiché non è stato trovato un dialogo costruttivo.
Il consiglio di amministrazione di BPER ha deliberato questa scelta in un’ottica puramente commerciale volta al contenimento delle spese, decidendo di lasciare aperta solo la filiale di via Bassano del Grappa. I dipendenti verranno ricollocati in altre filiali, in particolare presso la sede centrale di via Guerrini.
Ora l’amministrazione chiederà ulteriori incontri con la dirigenza di BPER poiché il Borgo San Rocco sta attraversando da tempo molte difficoltà e tale decisione improvvisa sta stravolgendo la dinamica degli interventi progettati per la riqualificazione, anche la luce delle ripercussioni che tale scelta avrà sulla cittadinanza e sulle attività commerciali. Ci si augura perciò che l’istituto bancario possa rivedere la scelta o quantomeno posticipare la chiusura della filiale in un punto così cruciale della città.”