MICHELE DE PASCALE: BUON LAVORO AL GENERALE FIGLIUOLO, LO ASPETTIAMO AL PIU’ PRESTO IN ROMAGNA
“Buon lavoro al generale Figliuolo lo aspettiamo al più presto in Romagna. Durante la pandemia ne abbiamo conosciuto le capacità e lo spirito di sacrificio che anche in questo caso lo hanno portato ad accettare un compito molto difficile. Il Governo, dopo averci spiegato per tre settimane che un commissario non serviva, arriva con grave ritardo a una scelta di indiscutibile qualità. Al momento ancora non è chiaro se con la nomina del commissario siano state contestualmente stanziate le risorse essenziali per permettere a lui e a noi di continuare ad operare; spero veramente che ora non si perda più un solo minuto per riscostruire i territori devastati dall’alluvione e dalle frane e dare una risposta strutturata e non solo emergenziale, alle comunità e alle imprese che attendono gli indennizzi da ormai troppo tempo. Le istituzioni del territorio sono pronte a lavorare fianco a fianco al commissario Figliuolo con assoluto spirito di responsabilità e collaborazione.
La ventilata nomina dei tre presidenti di Regione come sub-commissari sarebbe un primo segnale positivo. Le nostre priorità rimangono sempre le stesse presentate alla premier Meloni ormai tre settimane fa: stanziamento delle risorse necessarie agli indennizzi e ai lavori di somma urgenza, assenti nel dl alluvioni del primo giugno e un piano strategico per rendere più sicura la nostra terra sia sul versante delle frane che del rischio alluvionale.
Spero davvero che con la decisione di oggi il Governo segni un netto cambio di passo sui tempi, sulle risorse e sui corretti rapporti con il territorio.
Arriviamo a questo passaggio dopo tre settimane di pressing costante da parte di istituzioni, associazioni e sindacati del territorio, ora non aspettiamo altre tre settimane per stanziare le risorse necessarie al lavoro del commissario.”
ESPOSITO (FDI): LEGGO DISAPPUNTO PER LA NOMINA DEL COMMISARIO
“Leggo con un certo stupore le dichiarazioni del sindaco de Pascale sulla nomina del Generale Figliuolo a Commissario per la ricostruzione. Al netto delle solite dichiarazioni di facciata, si percepisce in maniera estremamente chiara il disappunto per la mancata nomina dello sponsorizzato Bonaccini, il quale non manca inoltre di esternare la sua contrarietà a quella che ritiene “una scelta sbagliata”. Certo a nulla valgono per lor signori le competenze e la capacità espressa dal Generale Figliuolo, ma evidentemente conta solo la tessera di partito, null’altro. Il sindaco di Ravenna poi, si lancia con esemplare gesto atletico in una arrampicata sugli specchi degna di miglior causa, quando dice che il Governo è rimasto inerte in questi giorni e che si augura che adesso non “si perda neanche un minuto” e che si trovino i fondi per gli indennizzi attesi.
All’atletico sindaco vorrei ricordare che è importante fare bene oltre che fare presto, ed il nome sceso in campo è sicuramente all’altezza dell’arduo compito, diversamente a mio avviso, dal suo pupillo così maldestramente bocciato.
Caro sindaco de Pascale i Cittadini aspettano risposte, che presto grazie al Generale Figliuolo arriveranno, non le sue solite chiacchiere demagogiche e faziose.”
“La scelta del Generale Figliuolo come commissario per la ricostruzione è quanto di meglio gli emiliano-romagnoli, allarmati dalle precedenti gestioni emergenziali, potessero auspicare per loro stessi e il loro territorio. La comprovata capacità dimostrata durante la gestione dell’emergenza COVID di Figliuolo è ciò di cui la Romagna ha bisogno per una pronta ripartenza.”
CROATTI (M5S): MEGLIO TARDI, TROPPO TARDI, CHE MAI. NON SI PERDA ALTRO TEMPO PER RICOSTRUIRE
“Finalmente il governo è riuscito a nominare il commissario straordinario per l’alluvione in Romagna. È il caso di dire meglio tardi, troppo tardi, che mai.
Avremmo preferito un profilo più legato al territorio colpito, che conoscesse meglio le criticità nei comuni, ma il profilo del generale Figliuolo è certamente quello di una figura autorevole che fornisce ampie garanzie di competenza e preparazione. A lui auguriamo buon lavoro.
L’auspicio ora è che il governo non abbandoni il commissario e gli enti locali nella difficile fase di ricostruzione e metta a disposizione le risorse, gli strumenti e i provvedimenti che saranno necessari per affrontare i danni che l’alluvione ha creato.
Il governo fino ad ora ha dimostrato incapacità, scarsa attenzione e nonostante le promesse una scarsa propensione al dialogo e al confronto. E la rabbia sempre più forte tra la popolazione colpita dall’alluvione ne è la dimostrazione.
Nell’interesse dei cittadini e delle imprese romagnole confidiamo in un deciso cambio di passo.
Come M5S continueremo a contribuire in modo costruttivo a questa ricostruzione ma saremo anche durissimi se le risposte tarderanno ad arrivare e questo governo continuerà a dimostrare questo livello di inadeguatezza.”
Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti.”
RAVENNA IN COMUNE: LA ROMAGNA NON E’ UNA CASERMA
“Il 15 giugno Bonaccini chiedeva al Governo di nominare un commissario precisando: «Il Governo sulla nomina del Commissario alla ricostruzione decida chi ritiene, ma faccia in fretta, ne abbiamo bisogno al più presto perché la ricostruzione deve partire adesso, non tra un anno». Il Governo, che inizialmente aveva ipotizzato una nomina più avanti nel tempo, alla fine ha proceduto alla nomina a poco più di un mese dall’incontro con le amministrazioni locali emiliano-romagnole. Poiché, come ampiamente prevedibile, visto il ruolo di Presidente del maggior partito di opposizione, non si tratta di Bonaccini, questi ha contestato il «modello centralistico» perché si tratta di: «Una scelta che reputiamo sbagliata».
Par di capire che se si fosse trattato di Bonaccini, allora, nominarlo come commissario non sarebbe stata una scelta centralistica… Come Ravenna in Comune avevamo immediatamente respinto «al mittente la narrazione dei sindaci piddini per cui per risolvere il disastro lasciato dall’alluvione occorrerebbe un uomo solo al comando e questo uomo sarebbe Bonaccini. In altre parole più dirette ancora: Ravenna in Comune è contraria alla nomina di un commissario per il dopo alluvione». Abbiamo spiegato che «la Regione, guidata dal piddino Bonaccini e fino a poco tempo fa dalla pure piddina Schlein, porta responsabilità per le conseguenze dell’alluvione», dunque «per quanto Bonaccini rappresenta e per quanto ha fatto e non fatto in questi lunghi anni al vertice del potere regionale, non c’è figura più inadatta a fare il commissario del Presidente dell’Emilia-Romagna».
Aggiungevamo anche: «Non è però solo una questione di nomi. Diremmo no anche a un tecnico o, peggio, a un militare come tanto va di moda di questi tempi. Un commissario è sempre nominato in forza di norme eccezionali che gli consentono di accentrare i poteri e fregarsene dei territori commissariati, si basa sulla logica che meno controlli ci sono e valutazioni si fanno e prima si ricostruisce tutto come prima. Però è la logica sbagliata in questo caso in cui non bisogna affatto ricostruire tutto come prima». Con la marcia dei 10.000 stivali si è arrivati sino ai palazzi della Regione per ribadirlo: «serve una macchina amministrativa fatta di professionisti pubblici adeguata numericamente e qualitativamente. A mancare nella pubblica amministrazione sono le persone che devono fare le cose non i commissari».
Abbiamo anticipato anche la dubbia scelta del generale Figliuolo dicendo già a metà mese: «Al centrodestra che vorrebbe un fidato generale o uno dei propri politici per dare l’assalto alla Regione, Ravenna in Comune chiede di lasciar perdere con i commissariamenti ed aiutare piuttosto le istituzioni esistenti con risorse economiche, con la capacità di assumere lavoratrici e lavoratori ed anche con norme che fluidifichino procedure spesso inutilmente ripetitive e consentano di accelerare processi evitando il rischio che si blocchi tutto».
Quando si è cominciato a rifare il suo nome in vista della nomina poi arrivata ieri, il Generale ha spiegato bene quel che sa fare dicendo di sé: «Sono abituato a obbedire perché chi sa obbedire sa comandare». Come Ravenna in Comune crediamo che abbia spiegato perfettamente perché è stato scelto, perché è la scelta sbagliata e, soprattutto, perché commissariare il dopo alluvione riproporrà esattamente il modello che ci ricondurrà diritto filato al disastro della prossima. La Romagna non è una caserma e un generale rischia di far solo danni.”
SPADONI (LPRA): PREVALGA IL FORTE SPIRITO DI COLLABORAZIONE
“Occorre prendere atto della nomina del commissario post alluvione nella viva speranza che possa, di concerto con le istituzioni del territorio, risollevare una situazione senza precedenti.
In effetti tale nomina può essere considerata tardiva, tuttavia resta essenziale l’obiettivo di dare soluzione alle tante problematiche dovute a quel terribile flagello. Nel merito, poi, della decisione del governo in ordine alla nomina, molto sommessamente e senza sollevare polemiche, il fatto di non avere conferito l’incarico a Stefano Bonaccini suona in effetti male specie per i sindaci e il partito che li rappresenta.
Non intendo, tuttavia non mettere in discussione il suo operato come governatore dell’Emilia, ma pongo l’accento sulle affermazioni ripetute in molte occasioni riferite al requisito importante di Bonaccini di possedere ‘buona conoscenza del territorio’, mi pare una motivazione e un requisito molto debole.
Anche perché se conosceva così bene il territorio e i suoi bisogni fondamentali, non si comprendono le ragioni per le quali non sia stata praticata a monte una politica di prevenzione e di manutenzione puntuale della vegetazione selvaggia dei fiumi, non siano state realizzate vasche di laminazione indispensabili per i fenomeni di esondazione e messa in pratica una politica attenta di prevenzione.
Temi fondamentali sui quali, obiettivamente, la Regione ha chiare competenze e quindi responsabilità dirette, fatta salve, certamente, altre concause, quali i picchi di elevata caduta di acqua, l’alta marea i forti venti ed altri fattori estremi.
In questo momento, dunque, prevalga il forte spirito di collaborazione perché la situazione drammatica del territorio richiede di essere sollevata in un’ottica di solidarietà e unitarietà, possibilmente attivando l’estenuante cabina di regia.”
ALLEANZA COOPERATIVE ER: “PRONTI A COLLABORARE CON FIGLIUOLO, SUBITO RISORSE CERTE ALLA STRUTTURA”
“Siamo pronti a collaborare con il commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione generale Francesco Paolo Figliuolo al quale assicuriamo la piena disponibilità del sistema cooperativo per aiutare a fare ripartire la Romagna e il territorio metropolitano bolognese pesantemente colpiti dall’alluvione del 16 e 17 maggio scorsi. Dopo quasi un mese e mezzo da quai tragici eventi, non è più possibile attendere ulteriormente; è arrivato il momento di procedere in maniera spedita con la ricostruzione assegnando alla struttura commissarialerisorse certe, così da programmare gli interventi urgenti per famiglie, imprese e infrastrutture”.
Così Francesco Milza, presidente di Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna (il coordinamento che riunisce le centrali regionali Agci, Confcooperative e Legacoop), commenta anche a nome dei co-presidentiDaniele Montroni e Massimo Mota, la nomina da parte del Consiglio dei Ministri del gen. Figliuolo a commissario straordinario per la ricostruzione post-alluvione, confermando l’impegno della cooperazione a collaborare con le Istituzioni a tutti i livelli.
“È molto importante – continua Milza – il coinvolgimento del presidente di Regione Stefano Bonaccini come sub-commissario, che potrà mettere a disposizione della struttura commissariale le sue conoscenze e competenze, oltre che quelle dell’intero ente regionale”.
“Alla Romagna e alle altre aree interessate dai fenomeni alluvionali deve essere assicurato il riconoscimento in via transitoria di zona economicamente svantaggiata, consentendo così quei benefici in termini economici e di sburocratizzazione che altrimenti sarebbero impossibili – aggiunge Daniele Montroni, co-presidente dell’Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna -. Questo evento catastrofico ha colpito filiere produttive che vanno sostenute nel loro complesso; è un intero sistema economico che deve essere aiutato a ripartire. Pertanto, è fondamentale delimitare in maniera chiara l’area colpita, esonerare per il tempo necessario da versamenti contributivi e fiscali le aziende danneggiate (a partire da quelle agricole), assicurare una moratoria sui mutui senza addossare l’intero carico sul sistema bancario, garantire agli Enti locali la copertura economico-finanziaria per gli interventi più urgenti di ripristino della viabilità soprattutto in Appennino”.
“Ora più che mai è il momento della cooperazione tra le Istituzioni a tutti i livelli per il bene della nostra regione – conclude Massimo Mota, co-presidente Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna -. Partendo dal percorso condiviso all’interno del Patto per il Lavoro e per il Clima, il sistema cooperativo è pronto a collaborare con il commissario Figliuolo e l’intera struttura commissariale per fare ripartire la Romagna e gli altri territori alluvionati ancora più forti di prima”.
COLDIRETTI, BENE SCELTA COMMISSARIO, ORA AIUTI RAPIDI
Prandini: strategico sbloccare subito risorse per imprese agricole colpite
“La scelta sulla figura del generale Francesco Paolo Figliuolo quale commissario alla ricostruzione post alluvione in Romagna è sicuramente positiva considerata anche l’efficacia organizzativa dimostrata nella campagna vaccinale durante i difficili momenti della guerra al Covid” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “rapidità ed efficienza nella gestione delle risorse e nella distribuzione degli aiuti sono fondamentali per la rinascita delle imprese agricole così duramente colpite dalla furia delle acque con danni sui raccolti, le strutture e i macchinari”.
L’alluvione in Romagna, che in parte ha coinvolto anche Marche e Toscana, ha devastato – ricorda Coldiretti – un territorio con 21mila aziende agricole e allevamenti in una delle aree più agricole del Paese e si possono stimare per adesso 1,1 miliardi di euro di perdite per il settore. Sono andati perduti raccolti di ortaggi, grano orzo, mais, girasole, colza e soia, frutteti e vigneti. Ai danni sulla produzione agricola – evidenzia Coldiretti – si aggiungono quelli alle strutture, le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature perse senza contare la necessità di bonificare i terreni e ripristinare la viabilità nelle aree rurali con frane nelle aziende e lungo le strade.
“Occorre tagliare i tempi della burocrazia per fare arrivare il più in fretta possibile gli aiuti alle famiglie e alle imprese colpite dall’alluvione” ha chiesto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Le importanti misure varate dal Governo e dall’Europa per imprese e lavoratori sono un primo passo ma per affrontare l’emergenza – evidenzia Coldiretti – saranno necessari ulteriori sforzi e risorse, anche con il contributo dell’Unione Europea che in passato ha mobilitato oltre 8,2 miliardi di euro per interventi su calamità in 24 Stati membri negli ultimi venti anni attraverso il Fondo di Solidarietà. Per l’ultima alluvione avvenuta nel 2021 in Germania – conclude Coldiretti – sono stati stanziati complessivamente 613 milioni di euro.
CONFINDUSTRIA ROMAGNA: SOLLIEVO PER NOMINA DEL COMMISSARIO PER LA RICOSTRUZIONE
“Confindustria Romagna esprime sollievo per l’attesa nomina del Commissario per la ricostruzione nella figura del gen. Figliuolo, già apprezzato nella gestione dell’emergenza covid, e plaude all’indicazione del governatore Bonaccini tra i subcommissari, nella convinzione dell’importanza di riconoscere un ruolo operativo a un rappresentante del territorio, vicino alle comunità colpite dall’alluvione.
A loro sinceri auguri di buon lavoro e un vivo incoraggiamento per la portata dei lavori da realizzare, sia nel ripristino di quanto distrutto sia nella costruzione di nuove opere, indispensabili per la messa in sicurezza del territorio.
L’Associazione rappresenta tutta l’industria romagnola e ha ascoltato in queste settimane ogni singola azienda associata, mappando puntualmente criticità ed esigenze: siamo dunque a completa disposizione per ogni possibile forma di collaborazione che possa favorire la conoscenza della geografia industriale della Romagna e le priorità delle imprese, che valgono un quarto del PIL di tutta la Regione. L’importante è partire immediatamente senza ulteriori indugi, con risorse adeguate, un presidio costante in loco e un monitoraggio serrato dell’avanzamento dei lavori.”
Bevilacqua (Ugl Emilia-Romagna): “Buon lavoro al generale Figliuolo e adesso indennizzi per chi ha subito danni e nuove opere per la tutela idro-geologica del territorio”
“Al generale Francesco Figliuolo rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro nelle sue delicate funzioni di commissario della ricostruzione post alluvione in Emilia-Romagna. Persona retta che s’è distinta nel suo recente incarico per fronteggiare la pandemia da Covid-19. Come sindacato auspichiamo, adesso, l’immediata attivazione dello Stato per sistemare edifici, strade, capannoni e strutture che nel maggio scorso sono state letteralmente azzerate”: così, in una nota Tullia Bevilacqua, segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna.
“Come sindacato sin dalla gestione dell’emergenza ci siamo attrezzati secondo le nostre possibilità con iniziative o mozioni solidali nelle zone colpite. Ma adesso, a più di un mese dall’evento che ha sconvolto la regione, sono necessari, direi: urgenti, segnali di ripresa. Serve un sistema di aiuti da Stato, Regione ed Unione Europea. Il mondo produttivo si sta rimboccando le maniche per ripartire ma sarà una ripartenza complessa: serviranno molte risorse per indennizzare tutti e soprattutto serve una nuova programmazione che contempli anche grandi opere infrastrutturali, la cura del sistema fluviale, dalle sorgenti alle foci, con un lavoro meticoloso sugli argini per la tenuta futura del sistema idrogeologico dell’Emilia-Romagna e per mettere in sicurezza il territorio”: aggiunge Tullia Bevilacqua.
“La priorità è ora mettersi al lavoro per avere al più presto, come promesso dal governo, i rimborsi al 100% dei danni e il ripristino, laddove possibile, della normalità”: chiede il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna.
“Come sindacato abbiamo già chiesto e lo ribadiamo oggi di essere coinvolti nei Tavoli specifici che il generale Francesco Figliuolo attiverà per rappresentare appieno i bisogni delle nostre comunità, dei lavoratori e delle loro famiglie, per potere ottenere quanto più possibile un quadro di certezze e chiarezza sui tempi e i modi di gestione di questa lunga fase dell’emergenza e poi della ricostruzione. Non faremo mancare il nostro apporto”: conclude il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.