Come Fiab, vorremmo contribuire al dibattito durante la campagna elettorale portando attenzione sul PUMS Piano Urbano Mobilità Sostenibile, in fase di adozione e di osservazioni, chiedendo a tutte le forze politiche di esprimersi a riguardo. (Invieremo l’elenco puntuale e dettagliato delle osservazioni entro il 12 ottobre al Comune). La prossima amministrazione, sarà infatti quella che approverà il PUMS, con valenza 10 anni.
A noi della Fiab sembra un documento tutto sommato buono, ma non particolarmente ambizioso, sicuramente da migliorare e implementare, e con alcune grosse criticità. La crisi climatica e ambientale ci chiede maggiore impegno. Ecco in sintesi alcune osservazioni:
- ll progetto complessivo di riqualificazione della stazione è buono, ma ci desta forte preoccupazione, oltre all’eccessivo ampliamento del parcheggio auto, la realizzazione di due nuove strade (chiamate con l’innocente nome “completamento tessuto urbano e collegamenti”): dall’osservazione delle mappe, una strada passerebbe sul retro e al fianco degli asili di via Laghi, abbattendo alberi, cementificando una zona verde e aumentando l’inquinamento dell’aria e acustico a cui saranno sottoposti i bambini. La seconda strada sarebbe costruita proprio sopra una parte del giardino botanico del Museo di Scienze Naturali Malmerendi. Siamo assolutamente contrari alla realizzazione di queste nuove strade peraltro non necessarie (ci sono vie parallele già esistenti che si possono sfruttare per questi “collegamenti”).
- L’estensione della zona pedonale e della ZTL previste entro il 2025 non rispetta neppure gli impegni PAIR (che prevedevano entro il 2020 una zona pedonale al 20% del centro storico e una ZTL al 100%). Attualmente la zona pedonale è all’1% del centro storico (0,011 km2). Il PUMS prevede un’estensione “fino a circa 0,02 km2 di pedonale e 0,13 km2 di area a prevalenza pedonale” . Tenendo presente che Faenza ha un centro storico di circa 0,98 km2, il PUMS punta ad ottenere il 15% di zona (quasi) pedonale che comprende anche una zona aperta al traffico di residenti e carico scarico. Stessa cosa per la ZTL: il PUMS prevede una ZTL del 70% del centro storico (invece del 100%) entro il 2025. Obiettivi poco ambiziosi. Chiediamo quindi come Fiab, di ampliare le aree pedonali (vere e totali) e la ZTL, in particolare, proponiamo che entro il 2025 sia liberata dalle auto Piazza Martiri della Libertà (detta piazza delle Erbe), come previsto anche dal Piano Strategico del Centro Storico PSCS del 2008. Tale progetto di riqualificazione dovrebbe implicare una pedonalizzazione integrale, una riqualificazione, una destinazione dello spazio a scopi sociali, ricreativi, commerciali, e con funzione di adattamento ai cambiamenti climatici (alberi da frutto, orti sopraelevati, cespugli, panchine, fontane…) che renderebbe la città ancora più attraente.
- Dalla osservazione delle mappe, inoltre, la ZTL ci risulta “bucata” in più punti come su via Mazzini e corso Saffi, (proprio davanti alla biblioteca). Chiediamo che nel PUMS, entro il 2030, venga prevista l’estensione della ZTL (vigilata da telecamere) al 100% del centro storico comprendendo anche via Mazzini, via Saffi, e le aree scolastiche della Scuola Cova Lanzoni, ITS Oriani (via Manzoni) e della scuola Carchidio (tali zone sono state escluse incomprensibilmente dalla ztl secondo il PUMS, pur essendo zone scolastiche).
- Ribadiamo con forza la necessità di creare strade scolastiche (car free) davanti a tutte le scuole, almeno nei momenti di entrata uscita dei ragazzi, e chiediamo alle forze politiche in campo di esprimersi a riguardo.
- Abbassare le rette degli scuolabus (o renderli gratuiti…non era la promessa regionale?).
- Chiediamo altresì di ampliare la rete di TPL (autobus locali) fino al forese (Celle, Castelraniero, Reda, Santa Lucia, Borgo Tuliero…).
- Chiediamo che i sensi unici siano liberati da almeno una fila di auto parcheggiate e al loro posto sia creata una corsia ciclabile “senso unico eccetto bici”. (Ad es. si potrebbe fare fin da subito su Via Morini, via XX settembre, via Cavour, via Gioco del Pallone, via Diamante Torelli, via Lapi…togliere tutti i posti auto anche da corso Matteotti perché troppo stretta e insicura). Chiediamo l’ampliamento e la connessione della rete ciclabile soprattutto nei percorsi casa-scuola, casa-lavoro.
- Leggendo il PUMS, notiamo inoltre che si scambia con troppa disinvoltura il termine ciclabile per ciclopedonale. A Faenza le piste ciclabili sono davvero poche (qualche km) mentre la stragrande maggioranza sono ciclopedonali, dove bici e i pedoni debbono condividere lo stesso spazio con inevitabili conflitti. Chiediamo che da ora in poi, a Faenza vengano create corsie e piste ciclabili NON PROMISCUE e quindi non condivise con i pedoni. Il principio che deve guidare le scelte del PUMS e delle amministrazioni future è sottrarre spazio alle auto non stringere pedoni e ciclisti in ghetti sempre più stretti!
- In più punti del PUMS leggiamo che l’amministrazione vuole “Mettere in sicurezza i percorsi ciclo-pedonali, con particolare attenzione alla messa in sicurezza degli attraversamenti stradali”. In che senso? Non con nuove barriere, ci auguriamo! Chiediamo che che le barriera/cordoli a interruzione delle ciclopedonali siano rimossi e che non vengano più usati questi ostacoli in progetti futuri. In caso di attraversamenti pericolosi, i più recenti manuali sulla ciclabilità prevedono di rallentare le auto con cuscini berlinesi, colorare con altro colore e/o rialzare l’attraversamento, apporre bande acustiche (spessore 1 cm) per rallentare le bici, senza però ostacolarle.
- Chiediamo la creazione di una Consulta della Bicicletta, con funzione consultiva.
- Bene poi il progetto di velostazione, e scalo merci con corrieri in bici o mezzi elettrici, previsto dal PUMS, progetti ai quali come Fiab Faenza siamo sicuramente molto interessati a collaborare.
- Chiediamo di implementare l’integrazione modale e tariffaria: treno e bus si dovrebbero usare con lo stesso biglietto. Nei bus dovrebbero poter essere caricate le bici.
- Ci dichiariamo fin d’ora assolutamente contrari ad ogni tipo di costruzione di nuove tangenziali.
- Notiamo che il PUMS nella migliore delle ipotesi, prevede un aumento del numero di auto, da 651 auto ogni 1000 abitanti nel 2015, a 670 auto nel 2030 …poco meno dello scenario Business as usual che vede 676 auto ogni 1000 abitanti. Come si pensa di abbassare il livello di emissioni se le auto aumentano? Solo con il rinnovo del parco auto circolante? E gli incidenti, l’occupazione di spazio, il degrado della città provocato da questa enorme quantità di auto ferme o in moto, non viene considerato? Non è questo a cui deve puntare una città più vivibile e più europea. A Zurigo ci sono 327 auto ogni 1000 abitanti, a Berna 259 auto ogni 1000 abitanti, a Basilea appena 248 auto, così come Copenaghen, Pontevedra, ecc..Faenza, città pianeggiante, in 10 anni potrebbe arrivare a questi livelli, invece è sopra ogni media europea e italiana per numero di auto, e anche il PUMS prevede un ulteriore aumento. Evidentemente questo PUMS non fa abbastanza e va migliorato.
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E’ necessario attivare prima possibile un car sharing elettrico: il PUMS lo prevede entro il 2020! Ce la faremo almeno entro il 2021?