Fiab Faenza si dichiara preoccupata per le conseguenze del super green pass nei trasporti pubblici, a discapito della mobilità sostenibile:

“Crediamo che i trasporti pubblici debbano restare di libero accesso a tutte e tutti, soprattutto per gli studenti, in quanto servizi essenziali e necessari per combattere l’inquinamento dell’aria e crescere cittadini consapevoli.

Siamo venuti a conoscenza, su segnalazione dei genitori, che in alcune zone del forese (ad esempio Errano) il trasporto scolastico è effettuato da un pulmino del tpl (dove è richiesto il super greenpass) e non da scuolabus comunale (dove è richiesto solo obbligo di mascherina FFP2). Capita quindi che perfino bambine e bambini di seconda e terza media siano escluse/i dal trasporto pubblico poiché sprovvisti di super greenpass.

Per assurdo, a settembre la Regione aveva donato l’abbonamento gratuito ‘Grande’ ai ragazzi, per togliere ogni barriera di accesso nei mezzi pubblici e promuovere la mobilità sostenibile. Ora si mette invece una barriera ancora più grande, sulla base di requisiti sanitari.

Abbonamento gratuito ma accesso negato” sottolinea Fiab che in questi giorni ha affisso in diversi punti della città, comprese le fermate degli autobus, dei cartelli con scritto: “I tuoi diritti sono #fuoriservizio”.

“Un paradosso che alimenta le file di auto e l’inquinamento che tanto fanno ammalare i polmoni di adulti e ragazzi. Alla faccia della salute pubblica, della mobilità sostenibile e delle strade scolastiche. Si verificano situazioni in cui i fratelli più piccoli salgono sul bus ma il più grande viene respinto e deve essere accompagnato/a dalla mamma mettendo a rischio l’autostima e le conquiste di autonomia.

Ci sembra necessario e doveroso che il Comune si attivi urgentemente per fare in modo che il tpl in orari scolastici sia equiparato ad uno scuolabus e non preveda barriere di accesso per gli studenti.

Da parte nostra, consigliamo a chi può di usare la bici, e siamo disponibili ad organizzare linee di Bicibus, che colleghino le zone del forese (chi è interessato contatti il num 3333520627)

Crediamo nel diritto dei bambini di andare a scuola e di non essere discriminati, capisaldi di una società civile”.