Recenti fatti di cronaca (coppia di presunti ladri fermati in centro a Ravenna mentre stavano ‘prelevando’ una bici) hanno riportato alla ribalta la ‘piaga’ dei furti di biciclette che non sembra avere mai fine. Da tempo la Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) propone una sorta di decalogo _ disponibile anche sul sito della Fiab – per rendere sempre più dura la vita ai ‘predoni’ delle due ruote, suggerimenti che la Fiab Ravenna intende consigliare ai ciclisti della nostra città.
La prima ‘regola’ è, naturalmente, quella di chiudere sempre la propria bici, anche se la si lascia per pochi istanti (ad esempio per prendere un caffè al bar o per fare una spesa veloce in un negozio) e di chiuderla anche in luoghi considerati sicuri come giardini o cortili chiusi da portoni. Poi sarebbe consigliabile, almeno in città, non avere una bici con le ruote e la sella a sgancio rapido (perchè ruote e sella possono essere prelevate in pochi secondi). Quindi occorre avere un lucchetto di buona qualità, preferibilmente con catene a maglia quadrata o con archetti che ‘complicano’ la vita ai ladri.U
n discorso a parte meritano poi i portabiciclette. Purtroppo la maggior parte di quelli presenti in città è di quelli ‘bassi’ a cui è possibile legare solo la ruota anteriore al portabiciclette. Ma in caso, come detto, di ruote a sgancio rapido, non è raro ritrovare solo la ruota legata al portabici, mentre il resto della bicicletta non c’è più. I migliori portabici sono quelli con un ‘archetto’ in alto a cui è possibile legare il lucchetto allacciando sia la ruota anteriore che il telaio della bici. In assenza di portabici è consigliabile legare la bicicletta a un palo saldamente ancorato al terreno, avendo però l’attenzione di non ostacolare il passaggio di pedoni o carrozzine.
La Fiab invita inoltre a denunciare sempre il furto della bicicletta, allegando magari una foto della bici, perché la denuncia è indispensabile per riavere il proprio mezzo in caso dovesse essere ritrovato. Infine la Fiab Ravenna consiglia di perdere qualche minuto realizzando una scheda della propria bici nella quale indicare tutte le caratteristiche: dalla marca al numero di telaio (obbligatorio da qualche anno), dal tipo di sella al modello dei copertoni, dal tipo di manubrio al nome del rivenditore dal quale è stata acquistata. Tutte notizie utilissime per dimostrare, in caso di ritrovamento dopo un furto, che quella è proprio la nostra bici.