Un fine settimana di anteprima per il Festival Arrivano dal Mare! con l’inaugurazione di due mostre nel cesenate e un’imperdibile appuntamento al Teatro Rasi di Ravenna domenica 15 maggio con il cuntista e puparo di fama internazionale Mimmo Cuticchio
La 47a edizione del Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure Arrivano dal Mare!, che si svolgerà a Ravenna, Gambettola, Longiano e Gatteo dal 21 al 29 maggio, si avvicina. Ad anticiparla, un’anteprima di tre giorni nel fine settimana dal 13 al 14 maggio.
Venerdì 13 maggio alle ore 17:00 appuntamento alla biblioteca G. Ceccarelli di Gatteo (FC) per l’inaugurazione della mostra Pupazzi e burattini raccontano… 40 anni di Teatro del Drago, che ripercorre gli spettacoli degli ultimi trent’anni di lavoro della storica compagnia e famiglia d’arte ravennate. L’inaugurazione sarà seguita da un laboratorio a cura di Teatro del Drago.
Sabato 14 maggio, invece, alle 11:00, verrà inaugurata presso il nuovo spazio espositivo della Stazione degli Artisti gestita dall’Associazione Circuiti Dinamici a Gambettola la mostra curata dalla reggiana Fondazione Famiglia Sarzi Sei fotografi nella storia di Otello Sarzi, in occasione del centenario dalla nascita del grande artista e burattinaio.
Infine, domenica 15 maggio alle ore 11:00 appuntamento speciale al Teatro Rasi di Ravenna, dove sarà ospite di Teatro del Drago e del Festival Arrivano dal Mare! il maestro cuntista e puparo di fama internazionale Mimmo Cuticchio, che dialogherà con lo studioso, autore e critico teatrale Massimo Marino in un incontro dal titolo A singolar tenzone. Un viaggio nella vita e nel lavoro del puparo, tra tradizione e instancabile ricerca ed innovazione. Il teatro di pupi di Cuticchio è il motore di una macchina teatrale contemporanea che affonda le sue radici nelle tecniche e nei saperi di un’antica tradizione proiettata verso il futuro, che prende corpo negli spettacoli del ciclo carolingio. Come gli altri maestri del Novecento, Mimmo Cuticchio ha dovuto creare una propria tradizione, avendo alle spalle una compiuta tradizione di partenza, che non voleva dimenticare né violentare. Ha infranto il recinto in cui rischiavano d’esser rinchiuse, conservate e isolate, le arti dell’Opra e del Cunto. Le ha tratte fuori dalla tradizionale visione d’una “vivente reliquia” del passato; fuori dalle mura di un immaginario Museo delle Tradizioni. Ha persino eroso, nella pratica e di conseguenza nella teoria, il confine tra teatro “di figura” e teatro d’attore e di regia. L’ampio respiro acquisito dalla compagnia Figli d’Arte Cuticchio con la sua guida, la varietà dei programmi teatrali e lo spessore dei progetti testimoniano l’immensa portata del lavoro di rielaborazione e crescita. L’affermazione internazionale della compagnia è dunque l’esito di una ricerca inesauribile su repertori e pratiche del narrare, di un rischio culturale costantemente praticato nella molteplicità delle forme e dei linguaggi.
L’incontro segue la replica dello spettacolo Nudità, di e con Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni, organizzata da Ravenna Teatro presso il Teatro Rasi sabato 14 maggio alle ore 21:00.