Sabato 16 dicembre si è svolta la festa di struttura presso la Casa residenza anziani Jus Pascendi di Conselice, occasione per l’inaugurazione di nuove attrezzature.
Sempre nei giorni scorsi, una nutrita delegazione della Sassoli di Lugo si è recata in visita al museo Francesco Baracca.
Per quanto riguarda l’iniziativa di Conselice nella mattinata del 16 sono state inaugurate le attrezzature donate dall’Avis per l’alluvione: due carrozzine pieghevoli e una poltrona elettrica usata per l’igiene degli anziani. I fondi sono pervenuti da diverse Avis presenti sul territorio nazionale, in particolar modo Rovigo, Mantova e Trinitapoli, in provincia di Bari, attraverso l’Avis di Ravenna, capofila nella raccolta e nel coordinamento dei fondi. La destinazione della quota riservata a Conselice è stata concordata dal consigliere Avis Ateo Preti assieme alla responsabile di struttura Nadia Samorini, che ha individuato le priorità per gli anziani. Assieme a Preti e Samorini all’inaugurazione erano presenti l’amministratrice unica dell’Asp Emanuela Giangrandi, l’assessora a Politiche socio-assistenziali e Welfare Raffaella Gasparri e Alex Ridolfi, consigliere dell’Avis provinciale di Ravenna.
La festa è proseguita poi con un buffet con i familiari della Jus Pascendi e un brindisi augurale, i canti del personale vestito in tema natalizio e nel pomeriggio la musica di Tonino e Renata. Inoltre l’associazione Art-Lab ha intrattenuto gli ospiti con altri canti natalizi e ha donato alla struttura un presepe realizzato con la collaborazione della scuola primaria, i cui alunni hanno consegnato una cartolina personalizzata a ogni anziano con gli auguri di Natale. Infine, i vasetti con piantine preparati dagli anziani con l’animatrice Rita Palumbo sono stati donati a famiglie e visitatori.
Per quanto riguarda invece la visita guidata degli ospiti della Sassoli al Museo Baracca di Lugo, «si è trattato di un momento emozionante per loro – spiegano le due animatrici Silvia Tabanelli e Caterina Cavina – un po’ perché uscivano e un po’ perché le vicende dell’asso dell’aviazione hanno fatto riemergere molti ricordi. Gli ospiti sono stati molto colpiti dai velivoli in mostra, dalla camera del Baracca e dalle sue impeccabili uniformi: “era proprio un bell’uomo e l’avrei sposato”, ha detto una di loro. Ringraziamo la direzione del museo e la curatrice Giulia Garuffi che oltre a essere stata una guida competente e chiara, ci ha ospitati gratuitamente e donato un volume con tutte le lettere di Francesco Baracca».