Il Comune di Ravenna ha da anni deciso di dare in gestione ad ACER il suo patrimonio immobiliare. La richiesta di una casa popolare è stata spesso il casus belli per un aspro dibattito politico fra il centro sinistra ed il centro destra a trazione leghista. Un pretesto per scaricare i problemi sul popolo inventando una delle tante guerre fra poveri, soprattutto quella fra italiani e stranieri. Noi comunisti ci limitiamo solo a chiedere conto al Comune di cosa pensa di Acer e di come valuta l’attività di questo gestore. Per noi comunisti il denaro pubblico, il denaro del popolo è sacro e non è possibile male investirlo e tanto meno sprecarlo. La burocrazia deve essere al servizio del popolo, deve agevolare le sue richieste e deve ascoltare le sue lamentele. Una burocrazia efficiente ed operosa che non può non dare una risposta chiara relativamente al problema delle case popolari.
Fatto questo primo passo, il reperimento di nuove risorse, bisogna poi avere un quadro chiaro del problema.Quanti controlli vengono annualmente eseguiti per prevenire abusi e per far sì che solo chi ne ha veramente diritto possa utilizzare la casa popolare anche per gli anni a venire ?
A quante lamentele dei tanti cittadini è stata data una risposta in merito ai continui problemi strutturali dell’edilizia popolare, cornicioni fatiscenti, muffa, infiltrazione di acqua, problemi ai tetti etc.?