“Stiamo entrando nel vivo della campagna elettorale delle regionali ed il candidato del Pd, in servizio attivo e permanente ormai da marzo, ogni giorno percorre in lungo ed in largo la regione per spargere il suo verbo. Ad oggi gli argomenti di cui maggiormente parla sono la sanità e la difesa del suolo. Fa sorridere sentire il candidato sostenere che l’attuale governo sulla sanità ha “iniziato a scavare”. Ricordo che la sanità, che riceve finanziamenti dal governo tramite il fondo sanitario nazionale e che da due anni ha raggiunto il massimo storico, ha una gestione regionale e l’Emilia Romagna, fino ad oggi è stata amministrata dal Pd e dalle sue persone e sono queste che hanno individuato i direttori generali delle varie Ausl, compresa l’Ausl Romagna. A proposito, quest’ultima, nel 2024 ha un debito di oltre 173 milioni di euro, nonostante il governo abbia portato i fondi per la sanità al massimo degli ultimi decenni. Se la sanità in Emilia Romagna non brilla, la colpa non è di chi è a Roma, ma di chi ne è alla guida in regione.
Altro argomento sbandierato è la difesa del suolo, se non fosse dannatamente importante, sarebbe quasi comico sentirne il programma. Ravenna è il comune con maggior consumo del suolo della regione e si sta continuando a cementificare in maniera forsennata. La prima delibera approvata dal consiglio comunale dopo l’alluvione è stata la cementificazione di 7 ettari di terreno lungo un canale! Guardiamoci intorno, si sta costruendo dovunque si volga lo sguardo e, di converso, si stanno tagliando alberi in tutto il comune. È questa la difesa del territorio che ha in mente il candidato del Pd? Andiamo bene…
Negli ultimi 5 anni non c’è stata una sola segnalazione alla regione, da parte del comune, di richieste di messa in sicurezza degli alvei occupati dalla vegetazione. È questa la prevenzione che ha in mente? E potremmo proseguire.
In conclusione mi faccio una domanda. Premesso che candidarsi per una competizione elettorale è più che legittimo ed il sindaco di Ravenna ne ha tutti i diritti. Ma nel momento in cui sostiene di aver ricevuto negli 8 anni di sindaco più di quanto abbia dato e non abbiamo difficoltà a crederlo, ci chiediamo se Ravenna, per i prossimi 4 mesi, non meriti una persona che si occupi solo ed esclusivamente della città?
In definitiva, per il bene di quella città che tanto gli ha dato e tanto gli sta ancora dando anche in termini economici, sarebbe forse il caso che il Sindaco affidasse l’incarico a qualcuno che si occupasse di Ravenna a tempo pieno, dedicandogli tutte le attenzioni che merita, piuttosto che occuparsene lui nei ritagli di tempo fra un comizio ed un gay pride”.
Alberto Ferrero (Coordinatore provinciale Fratelli d’Italia, Capogruppo Fratelli d’Italia Consiglio Comunale)