“I capanni balneari non devono essere spostati. Questo imporrebbe non solo la ragionevolezza, ma anche quanto deciso lo scorso 19 settembre con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno in cui si riconosceva nei capanni balneari un patrimonio storico da difendere.
Oggi parrebbe che questo documento sia diventato carta straccia. Chiedere, infatti, di smontarli e poi eventualmente di collocarli altrove, significa demolirli e non rimontarli più. Ricordo che molti capannisti sono anziani e, se costretti a smontare il proprio capanno, non lo vanno a rimontare chissà dove.
Inoltre l’attuale ubicazione è stata indicata, ormai decenni fa, dal Comune stesso e dopo tempo immemore non va più bene? Follia. La stessa delibera approvata ieri, che mi auguro venga discussa anche in Consiglio comunale in maniera tale da essere emendata, fa intendere la necessità di ricollocarli. Cosa peraltro non necessaria, infatti la zona B dove sono ubicati i capanni, prevede che possano essere presenti strutture finalizzate alla salvaguardia del patrimonio testimoniale, storico e culturale, i capanni appunto.
Oggi, se l’amministrazione oltre alle chiacchiere che è molto brava a fare, vuole realmente salvaguardare i capanni, si deve impegnare a non ricollocarli, ma a mantenerli dove sono. Spostarli vuole dire eliminarli, con buona pace del loro valore storico.”
Alberto Ferrero
Capogruppo Fratelli d’Italia Consiglio comunale
Coordinatore provinciale Fratelli d’Italia