In occasione della recente alluvione, l’Autorità di regolazione per l’energia ARERA ha disposto la sospensione del pagamento delle fatture idriche ed energetiche fino al 31 agosto, con la possibilità di ottenere ampie rateazioni. Resta il fatto che un simile provvedimento mantiene a carico degli utenti, sia pure con dilazioni, gli oneri derivanti dalle spese di lavaggio degli immobili alluvionati, nonché delle relative spese per corrente elettrica e gas per il funzionamento degli apparecchi utilizzati per la pulitura e l’asciugatura degli ambienti. Si crea, così, un ulteriore grave problema per le famiglia alluvionate, che stanno ricevendo solo i contributi assai modesti stanziati dalle ordinanze del Capo della Protezione Civile.
I cosiddetti “ristori” promessi dal Governo per consentire ai cittadini colpiti dall’alluvione di rientrare nelle abitazioni e nelle aziende, dopo averle lavate e restaurate, non sono quindi arrivati, se non in minima parte. Riceviamo numerose segnalazioni e proteste di cittadini che ci informano del grave disagio che stanno vivendo.
Il consiglio comunale di Faenza, nella seduta del 12 luglio scorso, ha approvato all’unanimità (compresi quindi i rappresentanti dei partiti di Governo) un ordine del giorno che: “Impegna il sindaco e la giunta a chiedere al Governo, alle agenzie, nazionale e regionale competenti per i servizi idrici, reti luce e gas e rifiuti (ARERA e ATERSIR) e al Commissario alla Ricostruzione di intervenire con urgenza per annullare e ristorare i costi dovuti ai consumi straordinari di acqua, luce e gas delle utenze domestiche e commerciali del territorio del Comune di Faenza, consumati per le operazioni di ripristino post alluvioni del 2-3 maggio e del 16-17 maggio 2023 e di valutare una rimodulazione della Tari per non gravare sulle famiglie e imprese costrette ad abbandonare le proprie abitazioni e interrompere le proprie attività”. Vi è poi l’ulteriore impegno “A stimolare, attraverso una richiesta formale a Ravenna Holding Spa e/o Con.Ami di richiedere la convocazione formale del patto di sindacato dei soci pubblici, l’assemblea dei soci di HERA spa affinché utilizzi gli extra-profitti, o parte di essi, per ridistribuirli ai cittadini e imprese dei territori alluvionati.”
“Il solenne impegno assunto dal consiglio comunale faentino, oltre ad essere pienamente condivisibile da un’associazione di consumatori come la nostra, è di notevole importanza politica – commenta il presidente di Federconsumatori Ravenna, Vincenzo Fuschini -. I cittadini che, dopo tante promesse del governo Meloni, sono ora chiamati a pagare di tasca propria, non possono essere lasciati privi di indicazioni. Gli utenti impossibilitati a pagare le ingenti spese loro addebitate, sono attualmente privi di qualunque tutela legale; essi perciò devono essere sostenuti dalle istituzioni nelle loro rivendicazioni per evitare l’interruzione delle forniture e i distacchi per morosità negli immobili alluvionati. Siamo particolarmente preoccupati per i clienti di gestori di energia elettrica e gas di libero mercato esterni alla nostra provincia (sono ormai 700 in tutta Italia), che non hanno rapporti con le nostre istituzioni ma che, al bisogno, devono essere richiamati anch’essi all’ordine: in tanti hanno realizzato extra profitti. La Federconsumatori, per quanto possibile, farà la sua parte”.