“In questi giorni leggiamo sui giornali che il Vicesindaco Fusignani, con delega a sicurezza e polizia locale, a fronte di risse tra minorenni, furti e razzie in negozi da parte di minori, danneggiamenti su mezzi pubblici – e possiamo continuare ad elencare il codice penale – ha dichiarato: “qui da noi non esistono baby gang”.
Eppure, nonostante le assicurazioni del Vicesindaco, i dati sulla delinquenza minorile sono impietosi. Nel 2020, nonostante le restrizioni negli spostamenti a causa dell’emergenza sanitaria, in Italia sono stati denunciati circa 50.000 minori (fino a 18 anni di età), con fermi ed arresti per quasi 30.000 (da 14 a 18 anni di età), su un totale di minori pari al 16% della popolazione italiana.
La Procura del Tribunale per i Minorenni di Bologna (ricordiamo ai profani che è l’unico ufficio giudiziario penale per formalizzare l’accusa in Emilia Romagna e quindi Ravenna compresa) nel 2020 aveva iscritto nel registro degli indagati ben 2208 nuovi casi di delinquenza minorile, che si sommavano con i procedimenti esauriti ed inviati a processo per altri 2321 casi degli anni precedenti.
Secondo i dati del Ministero della Giustizia minorile-direzione statistica, pubblicati a novembre del 2021 Bologna, nel 2020 è terza per delinquenza minorile, appena appena dietro Milano ( 2924 nuovi casi ) e Palermo ( 2243 nuovi casi) . Un dato direi quasi agghiacciante se consideriamo il numero degli abitanti.
I 75 minori denunciati per danneggiamenti sugli autobus di Ravenna, le risse in pieno centro tra minori, i furti e le razzie in un negozio in Darsena, spaccio di stupefacenti ecc, rientrano nella definizione di baby gang, ovvero un gruppo – c d branco- di minori che si unisce per commettere reati.
Caro Vicesindaco Fusignani, purtroppo Ravenna non è immune alla violenza minorile e qualche misura anti-degrado non si avvicina nemmeno lontanamente ad arginare il fenomeno.
Serve molto molto di più, dalla competenza specifica dei servizi sociali ad un loro aumento nelle aree considerate più a rischio es Lido Adriano, maggiori fondi per sport cultura per coinvolgere i minori, maggiori controlli davanti alle scuole e sugli autobus di linea scolastici utilizzando la sicurezza ausiliaria privata, ma soprattutto è necessario avere un assessore alla sicurezza preparato in merito ai problemi della crescente delinquenza minorile, giovanile e adulta della nostra Ravenna.
Un requisito, quest’ultimo, che sembra mancare a chi, attualmente, detiene la delega alla sicurezza.
Alberto Ferrero, Coordinatore provinciale Fratelli d’Italia; Patrizia Zaffagnini, Dirigente comunale Fratelli d’Italia”