“A distanza di qualche giorno dalla fase di vera e propria emergenza, si può iniziare a fare qualche considerazione sull’evento alluvionale che ci ha colpito. Anche se Ravenna città è stata solo lambita, ampie porzioni di campagna sono state allagate, molte frazioni come Villanova, San Pancrazio, San Michele e Roncalceci, solo per citarne alcune, hanno subito danni e tutta la zona di Fornace Zarattini è stata letteralmente allagata. I danni che famiglie ed imprese hanno avuto sono ingenti ed il segnale che il Governo ha prontamente dato stanziando la cifra di 2 miliardi è senza dubbio una risposta importante. Nel nostro piccolo come Cittadini ed Amministratori, a partire dal primo giorno, ci siamo messi a disposizione della collettività e dei singoli per provare a dare una mano dove sapevamo che saremmo potuti essere utili. Abbiamo cercato al contempo di svolgere quel lavoro di sottofondo nel rispetto della verità, che passa dalla diffusione di notizie VERE e dal cercare di rendere merito unicamente alla verità stessa di fronte a chi, magari inconsapevolmente, svolge quella inaccettabile attività di sciacallaggio, informativo o politico, che tanto male fa al nostro sistema.
Nella fase in cui siamo oggi è ancora prematuro esprimere giudizi sia sulla gestione dell’emergenza sia sulla gestione della fase immediatamente successiva che necessariamente devono rimanere sospesi in attesa di SAPERE. I processi sommari non servono, anzi sono dannosi e controproducenti, ci sarà tutto il tempo per muovere critiche, ma tutto deve essere fatto con COSCIENZA e CONOSCENZA. Quello che oggi possiamo dire, anche, perché sono i fatti a dimostrarlo, è che purtroppo da decenni il nostro territorio è stato totalmente abbandonato. Basti guardare i rivali dei fiumi, le golene e gli argini interni. Sono letteralmente invasi dalla vegetazione. Il nostro territorio è storicamente soggetto ad allagamenti, la stessa diversione dei fiumi Ronco e Montone ad opera del cardinale Alberoni, andava nella direzione di proteggere la città dalle frequenti alluvioni. Non si può dare tutta la colpa, come spesso sentiamo, al cambiamento climatico. In un contesto di eventi meteorologici sempre più intensi si deve fare ancora più prevenzione del territorio e manutenzione a difesa delle infrastrutture. Gli stessi scoli consorziali dovranno essere ripensati nella loro funzione. Purtroppo tutto quello che in decenni non è stato fatto si è mostrato durante questo evento.
Ravenna, nonostante tutto, si è dimostrata una città umana e solidale: si riparta da questo per costruire un futuro di coesione, ma anche di severa verifica e programmazione oltre che di attenta prevenzione, attraverso un lavoro che da qui al termine della legislatura ha il dovere di coinvolgere in maniera precisa e concreta anche l’opposizione: abbiamo molto da dire, non accetteremmo, come troppo spesso è avvenuto, che non ci fosse concesso di farlo.”
Alberto Ferrero
Fratelli d’Italia – capogruppo
Renato Esposito
Fratelli d’Italia – consigliere comunale
Angelo Di Pasquale
Fratelli d’Italia – consigliere comunale
Nicola Grandi
Viva Ravenna – capogruppo
Filippo Donati
Viva Ravenna – consigliere comunale
Giacomo Ercolani
Lega Salvini premier – consigliere comunale
Luca Cacciatore
Lega Salvini premier – coordinatore comunale