Botta e risposta fra opposizione e centrosinistra attorno al tema di Faventia Sales. Dopo l’esposto e alla Corte dei Conti di Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, è arrivata la replica del segretario comunale del Partito Democratico Emanuele Tanesini. Alla risposta di Tanesini oggi torna a replicare Bertozzi:
“Finalmente a distanza di circa dieci mesi dalle mie prime perplessità, dai miei primi interventi, dalle diverse interrogazioni e ordini del giorno presentati, il PD ha sentito il bisogno di intervenire sulla questione Faventia Sales Spa. Lo ha fatto per rispondere nel merito?
Lo ha fatto per spiegare perché, nonostante la legge lo vieti, il Consiglio di Amministrazione della partecipata è ancora composto da 7 membri?
Lo ha fatto per chiarire la necessità di tenere in vita una società per azioni, con costi superiori ai 100.000 euro annui, al fine prevalente di intermediare affitti (ricordo che oltre il 43% del fatturato è legato a canoni di sub locazione corrisposti dal Comune di Faenza)?
Lo ha fatto per spiegare come mai il Comune corrisponda a Faventia Sales oltre 72.000 euro di spese di gestione e decoro, senza che esista un regolamento che lo disciplini?
O lo ha fatto per spiegare come si conciliano gli ammortamenti contabili con le spese di gestione e decoro?
Probabilmente lo avrà fatto per raccontare se anche il Comune di Faenza ha beneficiato della riduzione dei canoni di locazione che come pare, grazie all’aiuto del Con Ami, sia accaduto legittimamente per altri inquilini?
No, niente di tutto questo, lo ha fatto per attaccare la scelta di una forza politica di opposizione di “mettere la testa” sulla gestione di una partecipata nella quale il Comune di Faenza ha investito circa 4 milioni di euro” contesta Bertozzi.
“Non si scandalizza il PD per un potenziale danno erariale no, si lamenta per gli attacchi politici – del tutto legittimi visto l’ambito in cui ci muoviamo – a propri esponenti.
Non si preoccupa quindi di capire se lo schema contrattuale adottato è in favore di legge o meno, si preoccupa delle “ossessioni di Bertozzi”.
Lamenta il Segretario Tanesini la mancanza di “proposte costruttive”, “dimenticando” che a gennaio 2021 il gruppo consiliare del PD ha contribuito in maniera determinante a bocciare una mozione presentata da Fratelli d’Italia, dove si chiedeva, in linea con la legge – oltre all’azzeramento del CDA e la sua immediata sostituzione con un Amministratore Unico – “la formalizzazione in un piano industriale di breve e medio termine, al fine di consentire al Consiglio Comunale di verificare la sussistenza e la permanenza dei requisiti di cui all’art. 4 del D.Lgs 175, anche in vista dei futuri provvedimenti di Revisione periodica 2021 delle partecipazioni detenute al 31/12/2020”.
Pretende “idee costruttive”, poi, quando si chiede la possibilità di portare queste idee in Consiglio Comunale, vota contro. Non fa una piega.
Gentile Segretario del Partito Democratico, se vuole essere costruttivo la invito gentilmente ad entrare nel merito della vicenda, così da fugare i dubbi e le ossessioni del Consigliere Bertozzi, che oggi sono diventati dubbi di molti dei cittadini faentini.
E nel fare questa mia proposta, aggiungo anche che l’attività politica di Fratelli d’Italia e di Stefano Bertozzi sul territorio faentino la decidono Stefano Bertozzi e Fratelli d’Italia, non il Partito Democratico, e vi suggerisco – con il massimo dell’umiltà – di farvene una ragione”