“Fin dai miei primi passi nel mondo del mosaico, a seguito del conseguimento del diploma di Maestro d’arte prima presso l’istituto Gino Severini e la specializzazione biennale in arte applicata, ho cercato di valorizzare l’arte musiva nella nostra città anche attraverso l’AIMC (Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei) della quale sono stata anche Vice Presidente.
E’ mia opinione che oggi a Ravenna il mosaico non goda di un palcoscenico adeguato al suo potenziale. La ben nota scuola del mosaico “Gino Severini” non è più in essere da anni, creando di fatto un grande vuoto artistico/culturale per la nostra città. Fortunatamente abbiamo un altro vettore trainante di grande pregio e che in molti ci invidiano e cercano di
imitare, cioè il “Festival del Mosaico”. Un Festival che però, ha subito negli anni alcune trasformazioni che ne hanno minato la qualità.
Detto Festival purtroppo, negli anni ha evidenziato una sempre minore partecipazione di artisti professionisti con conseguente calo di qualità delle opere presentate nonchè di interesse, sia da parte degli artisti mosaicisti, che dei turisti interessati a questa antica arte di cui Ravenna dovrebbe essere la principale rappresentante.
Il problema secondo noi ha diverse origini:
1) Gli artisti invitati al festival sono solo ed esclusivamente i soci di AIMC (chi vuole partecipare al Festival deve essere
obbligatoriamente socio AIMC) e questo limita fortemente la partecipazione escludendo grandi professionisti i quali o non hanno alcun interesse ad iscriversi o non sono interessati a partecipare a causa del livello della manifestazione non confacente alle loro
aspettative.
2) La selezione dei lavori da esporre, è ad opera dell’attuale Direttivo di AIMC, l’unico ad averne titolo. Mentre sarebbe opportuno istituire un comitato di esperti con tutte le rappresentanze artistiche, una commissione artistica di veri professionisti, perchè il mosaico non è più solo mosaico bensì scultura, pittura e ancora altro.
Negli anni molti artisti e turisti al seguito si sono interessati a questa importante manifestazione venendo anche da molto lontano perché Ravenna resta comunque nell’immaginario collettivo la “città del Mosaico”.
Il festival è dunque per noi ravennati una tessera importante e per rilanciare, sia il nome del mosaico nella nostra città, che i suoi mosaici e la cultura del mosaico.
Allora si rende necessario un intervento per riportarlo alla sua idea originale creando nuovo interesse e conseguente attenzione internazionale, partendo, come primo step, dalla gestione organizzativa..
Quello che noi come lista civica La Pigna proponiamo per un rinnovato Festival, è suddiviso su due voci:
CULTURA/ARTE/IMPRESA
CULTURA:
1) Invito aperto a tutti gli artisti mosaicisti nel mondo e non solo i soci di AIMC –
2) Invito a Scuole (Liceo artistico/Accademia di
belle arti, etc ) –
3) Invito ad Architetti –
4) Organizzazione convegni e workshop
ARTE:
1)Mostre – MAR
2)Far eseguire alle Scuole o chi lo desidera,
sculture musive da posizionare in alcune strade
del centro storico.
Questo rappresenta, a mio avviso, la ricetta per poter rilanciare il nostro Festival con tutti i benefici anche in termini di incremento turistico che questo porterà.