“Tre lidi ravennati rimasti senz’acqua, le stesse località (con l’aggiunta di Marina di Ravenna) penalizzate da un servizio traghetti deficitario ormai da anni. Questi due episodi sono legati dalle politiche delle amministrazioni comunali che in passato hanno trasferito la gestione di servizi primari per i cittadini a società per azioni (Gruppo Hera) o a società pubbliche come Start Romagna dove, evidentemente, i Comuni non riescono a governare la situazione tanto che i problemi per i cittadini sono sempre gli stessi” afferma Marta Farolfi – candidata di Fratelli d’Italia al secondo posto del plurinominale Senato che vede capolista Alberto Balboni, e all’uninominale Senato a Rimini-Forlì Cesena.
Il caso di Hera “è lampante e credo che in generale, tutte le società che gestiscono servizi primari come gas, energia elettrica, raccolta dei rifiuti, acquedotti debbano essere ricondotte alla loro mission principale – occuparsi, e bene, dei cittadini – e non esclusivamente di fare finanza ed extraprofitti”.
Hera ha 198 soci pubblici e distribuisce loro utili in base al possesso di azioni.
“Non esiste che Hera faccia solo finanza e non si occupi dei servizi. La raccolta dei rifiuti è criticatissima, la differenziata fatica ovunque a partire, le tubazioni dell’acqua sono un colabrodo.
Dobbiamo inserire delle clausole che riconducano queste società pubblico-private a regimi di controllo da parte delle amministrazioni comunali, altrimenti i cittadini continueranno a subire e a pagare bollette salate per non ricevere nulla in cambio”.