“Intervenendo per l’ultima volta nell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna per annunciare le dimissioni, Bonaccini, anziché polemizzare ancora col Governo Meloni, avrebbe dovuto approfittare dell’occasione per chiedere scusa ai cittadini romagnoli per quanto successo a maggio dell’anno scorso. Se, infatti, in qualità di Governatore e di Commissario al dissesto idrogeologico avesse messo in atto la dovuta prevenzione atta a limitare e ridurre i danni da eventi atmosferici estremi, oggi i cittadini romagnoli non avrebbero bisogno di ristori e risarcimenti. Avrebbero ancora le loro case, i loro arredi e i loro ricordi. Se i fiumi fossero stati puliti dagli alberi che hanno creato vere e proprie foreste, se le casse di espansione previste fossero state costruite i fiumi non sarebbero esondati e le città si sarebbero salvate.
Ma i nodi stanno venendo al pettine e prima o poi qualcuno dovrà risponderne.
Quanto al governo Meloni, credo che lo sforzo economico sostenuto per il risarcimento forfettario dei beni mobili, sia molto apprezzabile anche perchè è la prima volta che un governo prevede risarcimenti di questo tipo (per il terremoto per esempio non c’è stato nessun rimborso). E poi, concludo, dobbiamo ringraziare il Governo per non averlo nominato Commissario alla Ricostruzione altrimenti, oggi, che Bonaccini ci ha lasciato per andare in Europa, non avremmo più chi segue la ricostruzione.
Sicuramente come Commissario al dissesto idro-geologico non ne sentiremo la mancanza.”