Confcooperative Ravenna-Rimini, Legacoop Romagna e Agci Emilia-Romagna esprimono soddisfazione per l’attività di indagine della Guardia di Finanza di Ravenna che ha recentemente raggiunto importanti risultati nel contrasto alle false cooperative. Gli atti e i fatti di cronaca dei giorni scorsi nei confronti di una cooperativa operante nell’area retro portuale di Ravenna sono un importante passo verso il ripristino della legalità in un settore economico che troppo spesso vede soccombere le vere cooperative che applicano la legge e i contratti di riferimento a vantaggio delle false cooperative.
Il settore della logistica e del facchinaggio è stato, non a caso, inserito tra le attività economiche a maggior rischio di pratiche illecite o elusive. Non è più tollerabile che nel nostro sistema economico continuino a operare queste false cooperative. Imprese che svolgono una concorrenza sleale alle imprese sane, disattendendo i diritti dei lavoratori, contravvenendo alle regole fondamentali in materia fiscale e contributiva e dunque destabilizzando il mercato.
Il rispetto della legalità è una battaglia che coglie la sensibilità dell’ACI (Alleanza delle Cooperative Italiane) che ha da tempo presentato una proposta di legge specifica per combattere le false cooperative, ponendo recentemente il tema anche all’attenzione del nuovo Governo. In questa battaglia ci aspettiamo di vedere accanto a noi anche la rappresentanza della committenza perché è evidente che questo fenomeno è spesso alimentato da imprese che per ottenere un servizio a prezzo inferiore non si fanno scrupoli di affidare commesse a chi non rispetta le regole e non tutela la dignità del lavoro.
Confcooperative, Legacoop e Agci da tempo sostengono ed esortano tutti gli Enti preposti ai controlli a proseguire nell’attività di contrasto delle false cooperative che non aderiscono a nessuna Centrale Cooperativa. Il tema della legalità è imprescindibile per poter sviluppare una sana economia locale. A tal fine, per riportare questo argomento al centro della discussione politica e sociale, le Centrali Cooperative chiederanno un incontro al Prefetto di Ravenna.