“A 5 mesi dal fallimento della Tozzi Sud e Tozzi Srl di Ravenna, i lavoratori licenziati non hanno visto ancora un euro della cassa integrazione promessa dai sindacati confederali e nemmeno una proposta di lavoro per il ricollocamento è arrivata dagli interventi di politiche attive della giunta comunale. Un centinaio di lavoratori sono in una “situazione insostenibile, allo stremo psicologico e finanziario” denunciano i sindacati; proprio quei sindacati che con inganni e promesse hanno illuso e abbindolato i lavoratori.
Questo succede quando la lotta per la difesa del posto di lavoro viene delegata a sindacati corrotti e alle istituzioni asservite agli interessi del capitale, che hanno come obbiettivo quello di mitigare il conflitto “tra le parti” (ovvero conflitto di classe), di garantire un clima di pace sociale in cui gli imprenditori possano utilizzare i lavoratori come carne da macello, spremerli fino all’osso e poi buttarli in mezzo alla strada senza scrupoli e in tutta tranquillità.
Il fallimento delle aziende Tozzi non è di certo imputabile ai lavoratori licenziati, ma trova i suoi responsabili nei dirigenti aziendali che ignorando la tutela dei posti di lavoro, hanno volto le politiche aziendali alla ricerca del massimo profitto e della speculazione. L’immediato pagamento della cassa integrazione al 100% del salario da dicembre fino ad una nuova ricollocazione lavorativa con garanzie per il pieno mantenimento del posto di lavoro sono le nostre rivendicazioni, raggiungibili solamente attraverso la mobilitazione e la lotta con i lavoratori protagonisti.”