Domenica 4 novembre si celebra in tutta Italia la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, che coincide quest’anno con il centenario della conclusione della Grande Guerra (1915-1918).
L’Amministrazione comunale faentina, nel ricordo del sacrificio degli italiani che nella prima guerra mondiale combatterono per la riunificazione e l’indipendenza della nazione, ha promosso un programma di celebrazioni, ricco quest’anno di tante novità, per rendere omaggio a tutte le vittime di guerra, sia soldati che popolazione civile.
Si comincia venerdì 2 novembre, alle ore 20.30, nella sala Dante della Biblioteca comunale, con la presentazione del volume Paolo e Carlo nella grande guerra. Le memorie di due coetanei faentini.
Si tratta di due diari della prima guerra mondiale appena pubblicati a cura dei nipoti, Chiara Argnani per Paolo Montefiori (classe 1896), e Silvio Peroni per Carlo Erbacci (classe 1897).
Per la verità, come tengono a sottolineare i redattori, non sono dei veri e propri diari, ma piuttosto delle memorie, infatti i due protagonisti redassero i loro resoconti qualche anno dopo gli eventi descritti, basandosi sugli appunti e sui ricordi. Il libro su Paolo è sostanzialmente il resoconto di un anno di prigionia in un lager austriaco di questo giovanissimo ufficiale, mentre quello su Carlo l’animatissima descrizione di una guerra vissuta da un fante su tutti i principali fronti: Altopiano di Asiago, Carso, Isonzo e Piave.
Domenica 4 novembre, alle ore 11.00, nella chiesa dei Caduti (in corso Matteotti), il vescovo della Diocesi di Faenza e Modigliana mons. Mario Toso celebrerà una messa di suffragio, alla quale presenzieranno anche il sindaco Giovanni Malpezzi e rappresentanti delle Forze armate, della Croce Rossa italiana, delle scuole, delle Associazioni d’arma e combattentistiche, delle Associazioni partigiane e di volontariato.
Al termine della funzione religiosa autorità civili, militari e religiose, si recheranno al cimitero dell’Osservanza (alle ore 11.45 circa) per visitare i sepolcri dei soldati caduti durante la 1^ guerra mondiale.
Nell’occasione sarà inoltre presentata un’opera artistica in ferro battuto, commissionata da Azimut, il gestore dei servizi cimiteriali, e realizzata da Nicola Cuppari, fabbro artistico faentino.
L’opera ricorda il sangue versato dai 144 caduti della prima guerra mondiale che riposano in un’area loro dedicata nel cimitero dell’Osservanza di Faenza.
Domenica pomeriggio, dalle ore 14.30 alle 17.30, sempre presso la chiesa dei Caduti, il Museo del Risorgimento e dell’Età contemporanea, in collaborazione con l’associazione Acsè, propone “Chiamami per nome”, con volontari che si alterneranno nella pubblica lettura dei nomi di tutti i caduti faentini.
I cittadini interessati a partecipare come lettori volontari possono aderire tramite e-mail (museo.risorgimento@comune.faenza.ra.it) oppure presentandosi domenica pomeriggio al tempio dei Caduti.
Il programma delle celebrazioni prevede, infine, un ulteriore omaggio ai caduti della Grande Guerra con la deposizione, in momenti diversi, di corone floreali presso tutti i cippi e le lapidi presenti nel territorio comunale. Una sorta di piccolo pellegrinaggio della memoria, con questo calendario: venerdì 2 novembre, dalle ore 16.00, Pieve Cesato e Cassanigo; lunedì 5 novembre, dalle ore 9.20, Pieve Ponte, Castel Raniero, Errano, Sarna, S.Lucia delle Spianate, Oriolo-San Mamante, S.Biagio, Pieve Corleto e Basiago; giovedì 8 novembre, dalle 9.00, S.Barnaba, Ronco, Saldino, Reda, Albereto, Prada, Granarolo Faentino e San Pier Laguna.