I Centri Ricreativi Estivi (CRE) di Faenza rappresentano una proposta fondamentale per tanti bambini e ragazzi del territorio durante la stagione estiva, un servizio promosso da realtà sportive, sociali, educative e parrocchiali che affiancano le famiglie nella gestione dei figli durante il periodo estivo offrendo opportunità educative e aggregative di qualità.

Quest’anno sono oltre 20 i centri estivi nel territorio faentino, molti dei quali si svolgono per tutti i mesi estivi, con una media di 2.000 bambini tra i 3 e i 13 anni.

Figure fondamentali sono gli educatori e i tanti volontari che dedicano il loro tempo per accompagnare i bambini nel loro percorso di crescita, sfruttando il periodo estivo dove divertimento, socialità e nuove esperienze sono al centro delle proposte dei Cre affiancati dai ragazzi tra i 14 e i 18 anni le cui famiglie hanno aderito al progetto Lavori in Unione, proposto dal Centro per le famiglie, che hanno potuto fare esperienza di volontariato proprio nei centri estivi come aiuto educatori, arricchendo così le proprie competenze, oltre che svolgere una funzione utile alla nostra comunità, attraverso la cura dei più piccoli.

Nel corso dell’estate l’assessora allo Sport e alle politiche educative del Comune di Faenza, Martina Laghi, insieme al sindaco Massimo Isola, ha visitato molte realtà portando il saluto dell’amministrazione e ringraziando gli organizzatori di questi servizi che, con grande competenza e passione, portano avanti le proposte estive, ritenendole di fondamentale importanza per il benessere delle famiglie e dei loro figli.

“La visita ai centri estivi – sottolinea l’assessora Martina Laghi – è diventato un appuntamento fisso; è doveroso ringraziare chi, nel corso dell’estate dedica tempo ed energie per organizzare proposte per i bambini della nostra città, offrendo un servizio di cui le famiglie non possono fare a meno. Un grazie quindi alle associazioni, alle parrocchie e cooperative che, in continuità con il percorso scolastico, attraverso lo sport, l’arte, la socialità, il gioco, offrono un’opportunità educativa di grande qualità. Un grande grazie inoltre va alla Regione Emilia Romagna che da anni investe risorse per la misura di conciliazione vita – lavoro, per aiutare le famiglie ad abbattere i costi per frequentare i centri estivi”.