La Polizia di Stato ha arrestato A.D., cittadina albanese di 34 anni, per il reato di reingresso non autorizzato nel Territorio Nazionale.
Ieri mattina una donna si è recata al front office del Commissariato di Faenza, presentando la documentazione necessaria ad ottenere il rilascio del permesso di soggiorno.
In particolare consegnava al personale dell’Ufficio Immigrazione del Commissariato faentino il certificato di matrimonio contratto, qualche mese prima, con un 45enne nato e residente a Faenza.
In tale circostanza la donna è stata sottoposta ai rilievi dattiloscopici all’esito dei quali è emerso che con diverse generalità, nel gennaio 2017, era stata espulsa dall’Italia in virtù di un provvedimento del Giudice di Pace di Faenza con la quale, in sostituzione dell’ammenda di euro 5000,00 in seguito a condanna per violazione del Testo Unico dell’immigrazione era stata applicata la misura dell’espulsione dal territorio dello stato per la durata di sette anni.
All’esito di quanto emerso A.D. è stata dichiarata in arresto dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione del Commissariato per aver fatto rientro in Italia senza la preventiva autorizzazione del Ministro dell’Interno.
A.D. è stata trattenuta nelle camere di sicurezza del Commissariato di Faenza in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida dell’arresto.