Furti, minacce, violazione di proprietà private e tanto altro. Questi i reati che da mesi mettevano in pratica un gruppo di 15 minorenni, tra i 13 e i 17 anni, molti dei quali residenti in città, che spaventavano avventori, gestori di bar o semplici cittadini. Le loro continue scorribande erano state segnalate da alcuni tempi al Comando della polizia locale dell’Unione della Romagna faentina. Partendo dalle denunce, gli agenti del Nucleo di Pg di via Baliatico hanno avviato le indagini. I vigili per oltre un mese hanno così messo sotto osservazione in maniera discreta e poi identificato diversi gruppi di giovani faentini, attività condotta sia in divisa che in abiti civili, accertando che alcuni di loro più che ragazzate compivano veri e propri reati: furti, violazioni di domicilio, minacce a un gestore di un’attività commerciale e persino un danneggiamento a un mezzo della polizia locale lasciato momentaneamente incustodito durante un servizio.
I ragazzi messi sotto osservazione sono risultati essere tutti minorenni, di età compresa tra i 13 e i 17 anni, senza distinzione di sesso, e abitano quasi tutti a Faenza e nei paesi vicini, anche se uno dei ‘capi’ arrivava saltuariamente a Faenza da una grande città del nord.
Dopo aver ricostruito le dinamiche della banda, avvalendosi tra l’altro dei sistemi di videosorveglianza, individuando anche leader e gerarchie, la polizia locale è intervenuta nei giorni scorsi per fermare uno dei componenti che scorrazzava per la città alla guida di uno scooter rubato tempo prima a una giovane faentina. Il ragazzino fermato alla guida ha appena 13 anni e, vista l’età, eviterà strascichi penali. Al contrario per il suo compagno di scorribande, un 14enne, la sua famiglia dovrà rispondere delle sanzioni amministrative per centinaia di euro perché è stato provato che anche lui aveva guidato il mezzo senza avere la patente di guida. Lo scooter nel frattempo è stato restituito alla proprietaria.
Trasmessi gli atti delle indagini, è ora attesa la decisione della Procura dei Minori per i ragazzi tra i 14 e i 17 anni che, risultano identificati, sorpresi a compiere i reati. Tutti i componenti della banda, anche quelli che frequentavano i ragazzini coinvolti in reati verranno segnalati ai competenti uffici dell’Unione della Romagna faentina che convocheranno le famiglie per i provvedimenti del caso.
La polizia locale della Romagna faentina ricorda inoltre che “i genitori sono civilmente responsabili dei figli minori, sia per quanto concerne gli illeciti comportamenti che per omessa o carente sorveglianza nei loro confronti. Inoltre, i genitori, o chi ne esercita la patria potestà, sono responsabili degli illeciti riconducibili a oggettive carenze nell’attività educativa, che si manifestino nel mancato rispetto delle regole della civile coesistenza, vigenti nei diversi ambiti del contesto sociale in cui il soggetto si trovi ad operare”.