La Toro Rosso conquista un punto al termine del Gran Premio del Messico, tagliando il traguardo in decima posizione con Pierre Gasly, al termine di un weekend ad alta tensione con il compagno di squadra Brendon Hartley, arrivato quattordicesimo e quasi appiedato dalla squadra in vista della prossima stagione. Al suo posto, sulla monoposto faentina dovrebbe sedersi il giovane inglese, ma di origini thailandesi, Alexander Albon.
Al termine della scorsa gara, Hartley ha rilasciato alla stampa dichiarazioni dove accusava il team di aver favorito Gasly (già promesso alla Red Bull per il 2019) durante tutta la stagione e di averne “coperto” le opache prestazioni negli ultimi appuntamenti, inventando noie alla vettura, come negli Stati Uniti, dove il neozelandese ha terminato la gara davanti al compagno di squadra.
Il francese ha prontamente risposto sottolineando come Hartley in questo momento sia sotto pressione e stia parlando troppo. La ruggine degli Stati Uniti è arrivata anche in Messico, non aiutando la squadra in gara.
Sorvolando sulle tensioni fra i propri piloti, il team principal Franz Tost ha così analizzato il gran premio: “L’alta quota del Messico rappresenta sempre una sfida per gli ingegneri e rende il raffreddamento dei freni e del motore uno dei fattori chiave. È anche una grande sfida per i motoristi trovare i corretti parametri per la power unit. Qui abbiamo deciso di correre con la specifica della PU pre-Russia e Pierre ha iniziato la gara dal fondo della griglia. Ha fatto una buona partenza ed è riuscito a risalire a metà gruppo, gestendo bene l’intera gara. Nelle fasi finali ha lottato con Ericsson, ma sfortunatamente non è riuscito a superarlo. Abbiamo preso un punto, segno che la macchina aveva un buon potenziale oggi. Brendon ha spiattellato le ruote dopo la partenza e lo abbiamo richiamato ai box per sostituirle, alla fine del primo giro. Poi ha fatto una gara davvero competitiva, quindi è un peccato che in quel contatto con Ocon abbia danneggiato il fondo e ricevuto una discutibile penalità di 5 secondi che lo ha fatto scivolare in P14. Abbiamo perso dei punti dalla Sauber, ma restano ancora due gare da disputare – in Brasile e ad Abu Dhabi – quindi dobbiamo impegnarci al massimo per tornare in ottava posizione nel campionato costruttori”.