Nella notte della ragione che è piombata sull’Europa risuonano parole di guerra che vengono da lontano. Violenza e politica, propaganda e tentazioni autoritarie, fragilità delle democrazie e difesa della libertà: a cento anni dall’assalto fascista alla federazione delle cooperative di Ravenna, consumato nella notte tra il 27 e il 28 luglio del 1922, sono temi di stretta attualità che rilevano non solo dal punto di vista meramente storico.
Se ne parlerà mercoledì 25 maggio a Ravenna, a partire dalle 9, nella sala Nullo Baldini della Provincia, dove prenderà il via il secondo atto del programma di iniziative pensato per ricordare quei tragici giorni da chi ha raccolto il testimone di Nullo Baldini e dell’economia mutualistica.
Sul palco a dialogare con Ezio Mauro, giornalista ed ex direttore di Repubblica e della Stampa, ci saranno il presidente di Federazione delle Cooperative Lorenzo Cottignoli, la ricercatrice dell’Alma Mater Raffaella Biscioni, il direttore della Fondazione Casa Oriani Alessandro Luparini, il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale e il presidente di Legacoop Romagna Mario Mazzotti. Condurrà i lavori Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza. Sempre il 25 maggio aprirà alla Cripta Rasponi la mostra fotografica delle immagini del palazzo della Federazione delle Cooperative devastata e incendiata e dei bozzetti degli affreschi presenti nel palazzo nel momento dell’incendio.
«Intendiamo ricordare il centenario dei tragici fatti dell’assalto e dell’incendio della Federazione delle cooperative della provincia di Ravenna — dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti — fondata proprio 120 anni fa il 25 maggio, con lo sguardo e il pensiero rivolti al presente e al futuro. Da quelle tragiche giornate che aprirono la strada alla dittatura fascista abbiamo imparato che la democrazia non è mai data una volta per tutte. La democrazia va rinnovata e difesa ogni giorno ed è tale solo se è generatrice di giustizia sociale e di pari opportunità, promotrice di diritti e di dignità del lavoro, luogo delle libertà: i valori che rappresentano l’essenza della cooperazione. Oggi come cent’anni fa dunque ribadiamo la nostra chiara scelta di campo e pensiamo che questo sia il servizio migliore che possiamo dare alla crescita inclusiva e sostenibile delle nostre comunità».
«Ricordare l’assalto fascista al Palazzo della Federazione della Cooperative – commenta Lorenzo Cottignoli, presidente della Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna – avvenuto nella notte fra il 27 e il 28 luglio del 1922, ha un significato che va oltre la memoria storica: è una riflessione sui valori e l’importanza che la cooperazione ha avuto e ha tuttora nel nostro territorio. Lo facciamo il 25 maggio, proprio nel giorno quindi in cui 120 anni fa fu fondata la Federazione delle Cooperative, con una mostra che contiene alcuni documenti scampati all’incendio e con un convegno storico che saprà ripercorrere quegli avvenimenti con l’importanza che meritano. Il palazzo era il simbolo della forza della cooperazione bracciantile e questo spinse i fascisti a distruggerlo. Solo dopo questo atto furono in grado di controllare davvero il territorio ravennate. Quel fatto, quell’esperienza, ha un’eco dolorosa negli avvenimenti di questi giorni. A questo serve tenere viva la memoria degli avvenimenti passati: non è una fredda celebrazione ma un gesto con cui accettiamo che il passato continui a spiegarci il presente, aiutandoci a mantenere viva l’attenzione verso chi mette in pericolo la nostra libertà e la nostra democrazia. Lo sapeva bene Nullo Baldini, che quando uscì dall’edificio in fiamme, come testimonia Italo Balbo, si portò le mani nei capelli, per la disperazione. Era la disperazione di un uomo libero che aveva costruito, con la cooperazione, uno strumento formidabile di emancipazione contro ogni oppressione e ogni sfruttamento, che ancora oggi dimostra la sua forza».
L’assalto fascista alla sede della Federazione delle Cooperative (oggi sede della Provincia di Ravenna) si consumò nella notte tra il 27 e il 28 luglio 1922. Una azione non isolata e fra le più cruente che la cronaca di quei mesi, prodromici della marcia su Roma dell’ottobre seguente, riporti.
Il programma degli eventi per l’anniversario è iniziato a fine aprile con una serie di eventi per le scuole e proseguirà il 28 Luglio, al Teatro Alighieri, con una cerimonia istituzionale di commemorazione.
Le iniziative sono organizzate da Legacoop, Federazione delle Cooperative e Federcoop Romagna con il sostegno e il patrocinio di numerose istituzioni e realtà private.