Extinction Rebellion chiede agli amministratori di dire la verità, sulle emissioni e sugli obiettivi di riduzione, in quanto al momento la bozza Paesc fa rifermento a dati a nostro avviso fin troppo ottimistici.Molte cose del Paesc non sono assolutamente chiare e gli obiettivi poco ambiziosi rispetto alla crisi in atto. Ci è stato detto che le politiche climatiche saranno bilanciate con le esigenze delle industrie, ma questo pone gli amministratori in una posizione difficilmente conciliabile con l’emergenza climatica ed ecologica.
Se Extinction Rebellion non sarà contattato dalle amministrazioni dell’Unione in tempi brevi per contribuire attivamente alla stesura del PAESC prenderemo in considerazioni iniziative di disobbedienza per attirare l’attenzione della cittadinanza nei confronti della lentezza e della timida azione degli amministratori.
Faenza ha dichiarato, a luglio 2019, la Dichiarazione di Emergenza Climatica, ma da allora nulla è stato fatto. Chiediamo quindi al Consiglio dell’Unione Romagna Faentina, di dichiarare Emergenza Climatica ed Ecologica ed appendere dai balconi dei palazzi comunali uno striscione con la scritta “siamo in Emergenza climatica ed ecologica
Chiediamo, come sancito dalla Dichiarazione di emergenza climatica votata dal Comune di Faenza, di rendere disponibili sui siti comunali tutti i dati aggiornati relativi alle emissioni di CO2 nei propri territori.
Ricordiamo che Extinction Rebellion è un movimento che lotta a livello internazionale contro il riscaldamento globale e vuole spingere gli amministratori ad adottare misure, anche severe, per contrastare la Crisi Climatica in atto. Siamo vicini al punto di non ritorno, quando gli effetti del riscaldamento globale saranno irreversibili. Crediamo nella scienza e vogliamo che la politica ascolti gli scienziati. Gli scienziati ci danno una finestra di azione di appena 10 anni. Oltre a eventi estremi spaventosi e perdita di suolo fertile e probabili nuove pandemie, ci troveremo davanti a circa un miliardo di persone di profughi ambientali nel 2050.
Anche il tessuto economico sarà colpito dalla Crisi Climatica, visto che i costi per le aziende sono stimati in mille miliardi di dollari di cui 500 miliardi nei prossimi cinque anni”.