Nella seduta di martedì 27 giugno la giunta comunale ha approvato un progetto del valore di quasi 486mila euro relativo alla messa in sicurezza permanente dell’area dell’ex caserma Alighieri e al completamento dell’intervento di rigenerazione urbana, al termine del quale l’area sarà “restituita” alla comunità ravennate come parco – giardino pubblico.
“Questo passaggio – spiega l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte – ci consente la sistemazione definitiva del cantiere e quindi la possibilità di procedere a terminare i lavori di un’opera tanto attesa”.
Scopo principale dell’intervento è infatti quello di conseguire il completamento del progetto di rigenerazione/riconversione dell’area, garantendone la messa in sicurezza permanente, resasi necessaria a seguito del rinvenimento di alcuni pozzetti contenenti sostanze oleose durante i lavori di demolizione e scavo, eseguiti nell’ambito dell’appalto di riqualificazione del sito.
Le principali lavorazioni eseguite finora hanno riguardato la demolizione di gran parte degli edifici incongrui presenti nell’area, la rimozione dell’asfalto delle pavimentazioni, lo scavo di sbancamento del terreno, la predisposizione e realizzazione degli impianti tecnologici necessari (illuminazione pubblica, fognature, allacciamenti pubblici, servizi) nonché la realizzazione parziale dei percorsi viabili e dell’apporto di terreno vegetale.
A seguito dei ritrovamenti imprevisti si è avviato un procedimento con Arpae, che ha consentito di definire di recente gli interventi necessari alla piena fruibilità dell’area.
L’intervento consiste nella pulizia generale dell’area, nella rimozione del terreno di riporto fino una profondità di circa 50 centimetri, nella realizzazione di uno strato separatore nel sottosuolo, appunto alla profondità di 50 centimetri, mediante la fornitura e posa in opera di tessuto non tessuto o telo impermeabilizzante in polietilene ad alta densità; nel rinterro con il terreno precedentemente accumulato e nella sistemazione superficiale con livellamento dell’area; infine si provvederà alla realizzazione di una piccola zona sopraelevata mediante la fornitura e posa in opera di terreno di riporto.
L’intervento comprende inoltre le seguenti opere ad ultimazione del progetto di riqualificazione: completamento dei percorsi in calcestre; adeguamento del sistema di raccolta delle acque piovane, posa di nuove tubazioni drenanti ai piedi del rilevato e delle mura perimetrali e di pozzetti di raccordo e di ispezione; modifiche all’impianto di illuminazione, riposizionamento di pali, cavidotti e plinti; ripristino di intonaci dei muri di recinzione e interventi a protezione degli stessi; messa in sicurezza degli edifici non demoliti; realizzazione di recinzioni e/o pannellature perimetrali invalicabili; realizzazione di arredo urbano con apposizione di nuove sedute, definizione del piccolo rilevato mediante panche in cemento bianco o colorato con poggiapiedi integrato; realizzazione di spazi di sosta con sedute e di un’area giochi per bambini con pavimentazione anti trauma; opere a verde; sistemazione superficiale delle aree con semina a prato; manutenzione e adeguamento delle cancellate di ingresso all’area su via Nino Bixio e via Port’Aurea, incluso il cancello pedonale.
La spesa necessaria per la realizzazione dell’intervento esaurisce il finanziamento di tre milioni di euro, cofinanziato al 50 per cento dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti tramite il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione del 2014/2020, con l’ausilio della Regione Emilia Romagna.